Il mensile di informazione e approfondimento che
intende riunire culturalmente il nostro Paese nel pieno rispetto di tutte le sue tradizioni, vocazioni e ispirazioni ideologiche e politiche.
diretto da Vittorio Lussana
Area Riservata
25 Aprile 2024

'Invocation': un'alchimia di colori sonori

di Valentina Cirilli
Condividi
'Invocation': un'alchimia di colori sonori

Intervista agli Esencial3io=, un trio di musicisti capaci di fare con la musica quello che vogliono: un incontro durante un concerto romano che ha sorpreso il pubblico già quest’estate con una performance entusiasmante, sia per i virtuosismi dei singoli, sia per l’intensa intesa di gruppo, fino a diventare un album ‘live’ tutto da ascoltare

Gli ‘Esencial3io=’ sono Giovanni Imparato, Marco Cappelli e Louis Siciliano: tre sofisticatissimi musicisti dell'Electronic Global Music con all’attivo 30 anni di carriera in Italia e all’estero, Nastri d’Argento, David di Donatello, riconoscimenti internazionali e colonne sonore per grandi registi, che si sono uniti per dar vita a un progetto innovativo e non stereotipato, che avvicina gli ascoltatori a un nuovo modo di pensare e fruire la musica, senza allontanare il pubblico. Tutto questo è ‘Invocation’, album di debutto degli Esencial3io= registrato la scorsa estate durante una performance 'live' al Cibaldone Music Festival 2021 sulle rive del fiume Tevere, a Roma. Ecco la nostra intervista.

Cappelli, ImpaLouis_Siciliano_in_studio.jpgrato e Siciliano, qual è il percorso che avete intrapreso insieme per preparare il live che ascoltiamo in 'Invocation'?
Marco Cappelli: “Più che delle prove tradizionali, abbiamo fatto delle sessioni di improvvisazione, lasciando andare la creatività a briglia sciolta. Nessun piano prestabilito, nessuna composizione scritta, nessun accordo su sonorità o stile: niente. È così che abbiamo scoperto il nostro mondo. Ci siamo registrati con mezzi rudimentali e abbiamo parlato solo dopo, riascoltandoci. Non ci abbiamo messo molto a convincerci che quella era la strada, che, peraltro, ognuno di noi, indipendentemente, aspirava a percorrere”.
Giovanni Imparato: “Tutto si basa sul concetto di ascoltare e ascoltarsi. Paradossalmente, in tutto ciò che si pensa riguardo il fare musica attivamente, l'ascolto rimane il motore di tutto. Ascoltiamo gli altri, ci ascoltiamo e reagiamo creativamente a tutti gli stimoli che vengono dal mondo esterno e da quello interiore: entusiasmo del pubblico, una figurazione ritmica che prende forma, una melodia che viene proposta da uno dei componenti del trio”.
Louis Siciliano: “Insomma, è un dialogare continuo e costante. Un modo non solo di fare musica, ma di vivere è il qui e ora”.

A chi o cosa è rivolta ‘l’invocazione’ che dà il titolo all’album? E cosa ‘invocate’ con la vostra performance?
Giovanni Imparato:
“Si presuppone che dietro una frase o una parola ci sia necessariamente un pensiero, una struttura. La ‘struttura’ è uno dei possibili approcci alla decodificazione della realtà, senz'altro sopravvalutato e non certo l'unico”.
Marco Cappelli: “Insomma, noi ‘invochiamo’ qualcosa che va oltre ciò che sta in superficie e risiede nella profondità di ogni essere umano: è quell'elemento misterioso che ci permette di connetterci musicalmente e spiritualmente senza un canovaccio concordato”.
Louis Siciliano: “Aggiungo, inoltre, che l'invocazione non è univoca. Ognuno invoca ciò che ‘sente’. Essendo l'intero cosmo un organismo vivente mutante. L'istante prima non è mai uguale a quello dopo. Così la nostra musica. Io personalmente mi sento molto in risonanza con la Madre Terra, la Pachamama e gli alberi li considero i nostri antichi maestri. Quando la ‘vuota infinità’ lascia emergere il respiro ‘libero’, ecco che si palesa la nostra invocazione. Essa non passa per il mentale. È pura musica”.

Avete definito la
Giovanni_Imparato_percussioni.jpgvostra come ‘musica del qui e ora’: cosa significa?
Louis Siciliano:
“Musica che viene partorita nell'attimo, ma non è improvvisazione: l'improvvisazione prevede spesso strutture codificate, spesso armoniche ma non solo, che vengono poi navigate nella loro ciclicità dai musicisti. La nostra è composizione in tempo reale: un qualcosa di originale figlio di questi anni che stiamo vivendo”.
Marco Cappelli: “A parte l'apparente caos infernale che stiamo vivendo, la nostra era è un’epoca di grandi opportunità. La parola crisi, nell'antico mandarino significa: ‘opportunità’. Per noi, ogni ‘crisi’ è un’opportunità. Ogni cosa apparentemente brutta e nefasta è una possibilità di poter salire i gradini coscienziali ed espandere sempre di più la nostra consapevolezza”.
Giovanni Imparato: “Tutto ciò, noi lo facciamo in quella che è la più potente branca della spiritualità senza dogmi che si chiama: ‘musica’. Se lasci andare le redini ti ritrovi sull'istante come su un tappeto volante, a fare i conti con la meraviglia del suono e dell'interplay. La volta prima era diverso. E diverso sarà la prossima volta”.

Cosa possiamo aspettarci in futuro da Esencial3io=?

Marco Cappelli: “La dimensione ideale di Esencial3io= è il live, l'interazione con il pubblico, la magia inspiegabile di una sorta di ‘trance’ collettiva. Il fatto che poi finisca su disco è una sorta di adattamento alla realtà di un mondo fatto di media. Ma noi stiamo lavorando affinché parta una per noi una nutrita stagione di concerti. Il futuro è adesso”.
Louis Siciliano: “Battiamo le mani e quello scroscio ci ricorda che siamo in un perfetto punto ‘geodetico’ del nostro viaggio che si chiama: qui e ora. Ci hanno messo addosso la paura del futuro e le ombre del passato. L'essere umano di oggi, di quello che viene chiamato il ‘mondo avanzato’, è pieno di paure e di remore, perché pensa al futuro. Ci ho messo 40 anni per capire che questo è un meccanismo perverso, che ammazza il divino che portiamo dentro. Noi, fondando Esencial3io=, abbiamo cercato di cogliere il principio vitale che, come diceva qualcuno: ‘Move il sole e l'altre stelle’.  Per cogliere questa vibrazione bisogna essere consapevoli dell'attimo, sentirlo, riempirlo”.
Giovanni Imparato: "In conclusione: vivi ogni istante come se fosse l'ultimo".
Marco_Cappelli.jpg

NELLA FOTO QUI SOPRA: MARCO CAPPELLI ALLA CHITARRA ELETTRICA

AL CENTRO: GIOVANNI IMPARATO ALLE PERCUSSIONI E LOUIS SICILIANO ALLE TASTIERE

IN APERTURA: I TRE MUSICISTI RIUNITI DURANTE UNA LORO PERFORMANCE


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
EDITORE: Compact edizioni divisione di Phoenix associazione culturale