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28 Marzo 2024

A Modena ha vinto la mediazione

di Maria Elena Gottarelli
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Nella città emiliana si sono radunate migliaia di persone per il ‘Witchtek 2K22’ in un capannone in disuso sgomberato senza scontri, ma d’ora in poi il governo promette il pugno di ferro

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A Modena ha vinto la mediazione e lo sgombero del capannone occupato dall'affollatissimo rave party di Halloween è avvenuto senza l’utilizzo della forza e in maniera pacifica. Circa 2 mila partecipanti alla festa 'Witchtek 2K22', nell'edificio in disuso di via Marino, hanno iniziato a liberare l’area dopo l’intervento delle Forze dell’ordine. Una soluzione preceduta da una trattativa tra Polizia, Carabinieri e alcuni esponenti dei ‘ravers’: un dialogo iniziato con centinaia di agenti e decine di blindati che si schieravano lungo la via, man mano che il cielo schiariva e la musica techno continuava a risuonare a tutto volume dai locali. Preannunciato e chiesto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’intervento si è svolto solo dopo qualche tensione iniziale, quando il personale in tenuta antisommossa si è avvicinato all’edificio, senza tuttavia fare irruzione. I partecipanti inizialmente si sono asserragliati alle entrate del capannone e qualcuno ha usato delle bombolette spray contro dei cronisti. Per mantenere la calma, un funzionario di Polizia si è rivolto ai ragazzi con un altoparlante: “Non abbiate paura, state tranquilli, non siamo qui per voi e non entreremo. Ma dobbiamo dirvi che siete in pericolo perché l’edificio è pericolante e sotto sequestro, quindi dovete andarvene”.
Un messaggio distensivo, che è servito a stemperare l'atmosfera,Modena_rave.jpg come dimostra anche uno scambio ripreso dalle telecamere tra un altro funzionario di polizia e alcuni ragazzi. "Ma lei c'è mai stato a un rave?", chiede un raver. "Da giovane, ma non bevevo", la risposta. E poi: "Questo posto non è tanto sicuro. Nessuno qui vuole lo scontro, non abbiamo alzato le mani e siamo pacifici”, dice Chiara, 40enne, di origini abruzzesi, che ha poi mostrato le scorte di arrosticini portate per il party. “Veniamo qui solo per fare festa, non diamo fastidio a nessuno. Siamo per la libertà, l’autogestione e la non discriminazione”, spiega invece un altro ragazzo, con un unicorno disegnato in volto. “Dicono che il problema siamo noi che occupiamo degli edifici in disuso, ma questi edifici sono in disuso da anni, così come lo sono tanti appartamenti sfitti, mentre la gente non trova dove andare a vivere”.
“Questo sgombero lo viviamo con serenità e senza violenza, ma pensiamo che sia strumentale”, ha insistito un altro giovanissimo. Sul tema della droga, Chiara è stata decisa: “Qui la droga c’è, è vero”, ha ammesso, “ma credete che ci sia solo qui? E che chi si droga qui non lo faccia anche a casa sua? Il problema è come vengono trattati i tossicodipendenti in Italia: non esiste un vero supporto, non si aiuta davvero la gente”. Interrogati sull'orientamento politico, diversi hanno risposto che “molti qui sono anarchici. Non siamo contro il governo, anche se non ci piace la strada repressiva che si sta prendendo” e hanno citato, come esempio negativo, gli episodi de ‘La Sapienza’ di Roma, dove la Polizia è intervenuta con la forza contro gli studenti. Con il passare delle ore, l’edificio si è svuotato e il rave, che doveva durare fino alla mattina del 2 novembre, è stato interrotto. Dall'inizio delle operazioni di sgombero sono state identificate, complessivamente, 1.383 persone e controllati 337 veicoli. Prima di andarsene, molti si sono fermati per ripulire la zona, per quanto possibile: decine di sacchetti della spazzatura ammassati sulle colonne, mentre fuori e dentro, con la musica ormai a basso volume che fuoriusciva da qualche camper parcheggiato, ci si riposava, si smontavano le tende e ci si rifocillava prima di partire. In seguito, è giunto sul posto anche Mauro Bompani, proprietario del capannone, che ha lamentato il fatto che lo stabile sia vuoto e in disuso "perché il Comune non ha mai permesso di cambiarne la destinazione d'uso", da agricola a commerciale. "Ora mi toccheranno anche le spese di ripulitura". Completata l'evacuazione, la Digos ha apposto i sigilli e il capannone è tornato nel silenzio. Per vedere il servizio della redazione bolognese di Fanpage.it cliccare QUI.

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