Al Teatro Abarico di San Lorenzo, dal 22 al 28 febbraio 2016, un festival internazionale che intende riscoprire le nostre tradizioni teatrali più nobili e popolari: una rassegna ricca di spettacoli e laboratori

Approda per la prima volta a Roma, presso il Teatro Abarico di San Lorenzo, la rassegna ‘Come d'Arte’, il festival internazionale della Commedia dell'arte organizzato dalla rete di compagnie ‘La Bottega dei Comici’, ‘Ygramul Teatro’, ‘Circomare Teatro’ e ‘TradirEfare Teatro’, giunto alla sua III edizione e composto da spettacoli, sfilate, laboratori e convegni. Proprio in questi giorni dell’ultima settimana di febbraio 2016, compagnie europee, appassionati e studiosi della commedia dell'arte, tra cui Lydia Biondi, Maurizio Castè, Vania Castelfranchi, Claudio de Maglio, Gabriele Guarino, Andrea Pangallo e Nicoletta Vicentini, stanno orientando il pubblico tra i distinti ‘filoni’ della commedia italiana per eccellenza. Una settimana caratterizzata da sfilate per le strade, spettacoli eclettici, laboratori pratici, mostre e presentazioni di libri, tutto legato alla tradizione della maschera. Non potevano mancare, ovviamente, i ‘mascherai’ Alberto e Mirko Ferraro, con le loro creazioni e la loro officina. La rassegna ha avuto la propria presentazione ufficiale alla stampa presso la sala consiliare del II Municipio di Roma, in via Dire Dahua, alla presenza del presidente Mario Giancotti, il quale ha espresso la volontà della politica capitolina di riscoprire un genere, quello della Commedia dell’arte, “che qui a Roma ha subìto una sorta di oblio”, ha dichiarato, “mentre Napoli, Bologna, Venezia e Milano hanno saputo difendere il proprio patrimonio culturale”. Ognuna delle compagnie che hanno organizzato, o anche semplicemente aderito, alla manifestazione presenterà la propria ‘visione’ della Commedia dell'arte: c'è chi unisce il teatro civile contemporaneo alla tradizione dell'uso della mezza maschera; chi vuol riportare la commedia teatrale nelle piazze, allo scopo di coinvolgere maggiormente i cittadini su questioni di urgenza sociale; chi la mescola con il teatro classico come quello ‘shakespeariano’; chi più semplicemente intende riscoprire le nostre tradizioni. Un linguaggio teatrale vivo ed eclettico, che unisce il romantico al farsesco, il teatro di ‘strada’ a quello ‘civile’, giocolieri e teatranti per dar vita a rappresentazioni e tradizioni che uniscono, pur nella loro diversità, il nostro Paese da nord a sud della penisola.

Come D'Arte: il programma completo