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27 Aprile 2024

Gli artisti a confronto con l'idea di arte di Papa Francesco

di Fabrizio Federici
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Ad Assisi, nel giorno del perdono, presso la Sala della Conciliazione di Palazzo dei Priori, si è tenuto un interessante evento per approfondire i complessi rapporti tra spiritualità, cultura, fede e solidarietà

Al Comune di Assisi, nella storica Sala della Conciliazione di Palazzo dei Priori, è stata celebrata di recente la ricorrenza del 2 agosto: il giorno del perdono. Si tratta dell'indulgenza plenaria concessa, nel luglio 1216, da Papa Onorio III su esplicita richiesta di San Francesco d'Assisi, che l'aveva proposta al pontefice per ogni uomo sinceramente pentito delle sue colpe con una manifestazione di grande rilievo religioso e civile. Un confronto tra artisti contemporanei e l'idea di arte di Papa Francesco: questo il tema dell'evento, organizzato dall'associazione di volontariato San Pio da Pietrelcina Onlus, dall'associazione culturale ‘Tota Pulchra’ e dall’International Spiritual Center SOSJJ, col patrocinio della Regione Umbria, dell'assemblea legislativa della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della città di Assisi, della Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e della Fondazione ‘Casa sollievo della sofferenza’ di San Giovanni Rotondo.
"Noi abbiamo bisogno di voi”: questo l'appello che, molti anni fa, Papa Paolo VI aveva rivolto agli artisti, evidenziando l'importanza dei rapporti, di antichissime origini, tra arte, spiritualità e fede. Rapporti sottolineati più volte anche da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. "Proprio per il compleanno di Benedetto XVI, il 16 aprile", ha precisato monsignor Jean-Marie Gervais, presidente dell'associazione Tota Pulchra che, nata nel 2016, organizza iniziative appunto per valorizzare  il nesso tra arte, bellezza e fede cristiana, “abbiamo pubblicato il libro  ‘Benedetto XVI. L’arte è una porta verso l’infinito. Teologia Estetica per un Nuovo Rinascimento’, curato dallo stesso Gervais e Alessandro Notarnicola, Fabrizio Fabbri, 2017, che raccoglie i più significativi interventi sull'arte di Josef Ratzinger sin da quando era cardinale. Oggi, ricordando che Francesco d'Assisi, con questo perdono del 2 agosto, ottenne dal Papa la prima indulgenza plenaria dopo quella delle Crociate”, ha speigato Jean-Marie Gervais, “proponiamo a Papa Francesco d'istituire una Giornata mondiale degli artisti, proprio per approfondire questo rapporto dialettico tra arte e fede".

Sergio Marinacci, co-fondatore e segretario nazionale dell'associazione San Pio da Pietrelcina Onlus, moderando i vari interventi ha voluto ricordare la figura di Don Dario Pasquini, che Indro Montanelli chiamava "il Don Milani umbro”, parroco di Fontana d'Olmo (Perugia) e grande educatore dei giovani - per i quali avviò diverse iniziative d'inserimento professionale - scomparso nel 1989. "Proseguendo l'opera di Don Pasquini”, ha detto Marinacci, “noi selezioniamo con la nostra Onlus, ogni anno, giovaVeronica_Assisi.jpgni per un possibile inserimento lavorativo nelle aziende, cercando di avviare un rapporto tra scuola e mondo imprenditoriale più organico di quelli che sono, oggi, i semplici incontri scuola-lavoro”.

“In questo giorno del perdono”, ha aggiunto Cesare Fussone, presidente dell'International Spiritual Center SOSJJ, "esorto tutti a testimoniare veramente il valore del perdono nei rapporti interpersonali, pensando soprattutto ai giovani e consentire loro una piena realizzazione umana e professionale".   
Questa manifestazione, coordinata da Alberto Magnini, co-fondatore e vicepresidente nazionale della 'San Pio da Pietrelcina Onlus', rientrante pienamente nello spirito del Concilio e nella tradizione di Assisi come storico centro di dialogo interreligioso (da san Francesco, appunto, al grande incontro mondiale tra le religioni voluto da Papa Woityla nell’ottobre 1986), è avvenuta, tra l'altro, contemporaneamente alla pubblicazione del video con ‘l'Intenzione di preghiera’ di Papa Francesco per il mese d'agosto. Intenzione rivolta agli artisti di oggi, che il Papa ha esortato, affinché "attraverso le opere del loro ingegno, aiutino tutti a scoprire le bellezza del creato”. Diana Iaconetti, attrice e regista, ha interpretato brani tratti proprio  dal libro di Papa Francesco ‘La mia idea di arte’ (Mondadori-Edizioni dei Musei Vaticani, 2015), in cui il pontefice trasmette un messaggio, già presente nella sua encliclica ‘Laudato si’, di netto rifiuto della "cultura dello scarto", tra i frutti peggiori del materialismo consumistico delle società contemporanee, giunto addirittura “a scartare gli esseri umani”. La Iaconetti ha letto poi la risposta dell'associazione Tota Pulchra all'invito di Papa Francesco agli artisti. E, subito dopo, il  ‘Pensiero a Francesco di Assisi’ della poetessa e scrittrice Nuccia Martire. Tiziana Lupi, giornalista e curatrice del libro di Papa Bergoglio, ha anch’esaa offerto al pubblico la sua particolare testimonianza.
Antonio Lunghi, architetto e già sindaco di Assisi, ha descritto e sviluppato la visione cristiana ed estetica di Papa Francesco, su una Chiesa che apra le porte agli ultimi, nello spirito del 'poverello di Assisi', ricordando inoltre come Benedetto XVI abbia “ampliato l'ecumenismo di Wojtyla anche ai non credenti e a tutte le persone in cerca di sé stesse”.
Luciano Lepri, critico d’arte e Accademico d’Onore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, presentando al pubblico i vari artisti che, con le loro opere, si sono confrontati idealmente col pensiero di Papa Bergoglio, ha ricordato anche i suoi sforzi per riportare la dimensione del sacro nell'arte contemporanea e ha annunciato che “a partire dal 2018, l'associazione ‘San Pio da Pietrelcina Onlus', della quale sono co-fondatore e socio onorario, istituirà un riconoscimento per gli artisti d'arte sacra più meritevoli, da tenersi in Assisi con esposizione delle loro opere".
Veronica Piraccini, artista romana e docente di Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti, ha invece presentato (come si può vedere nella foto della brava Emilia Cassani Guralata) la sua opera, pellegrina nel mondo, di circa 4 metri, dal titolo: ‘Dall'impronta di Gesu'. Realizzata attraverso un contatto diretto con la Sindone di Torino, con una speciale tecnica, novità assoluta,  di pittura ‘visibile-invisibile’, che con l'impiego di particolari pigmenti, scoperti dalla Pieraccini e denominati ‘impercettibili’, fa sì che la pittura, in alcune condizioni di luce, appaia e in altre, invece, scompaia.
L'artista russa Natalia Tsarkova, ritrattista ufficiale dei pontefici da Giovanni Paolo II in poi, ha presentato il suo quadro: ‘Il pastore misericordioso’. Si tratta di un ritratto di Papa Francesco entrato tra le immagini ufficiali del Giubileo. La Tsarkova ha inoltre illustrato al pubblico il suo recentissimo libro-fiaba: 'Il mistero di un piccolo stagno', ispiratole dal Rosario che Papa Benedetto XVI recitava davanti alla Madonna delle Grazie eretta nello stagno tra i pesciolini rossi di Castel Gandolfo. Francesca Capitini, rappresentante dell’arte umbra e pronipote di Aldo Capitini, il padre della 'nonviolenza' italiana, amico di Carlo Rosselli, del Mahatma Gandhi e ideatrice delle 'Marce per la pace' da Perugia ad Assisi, ha illustrato l'opera 'San Francesco predica agli uccelli'. Il restauratore Cesare Poderosi, insieme a Valeria Nucci, abitante di Case Sparse, frazione di Norcia, fortemente danneggiata dal terremoto del 2016, ha presentato il progetto di Tota Pulchra per il restauro (che dovrebbe essere finanziato da privati) della 'Madonna in trono', importante affresco, probabilmente del XIV secolo, colpito dal sisma.
In ultimo, Antonello Scarano, attore romano, ha letto 'Tra spiritualità e romanticismo', brani tratti dal suo libro: 'Gesu', insegnami ad amare'. Maheya Collins, cantante di fama internazionale, ha infine cantato brani classici e alcune canzoni della sua opera musicale 'Mother Theresa-The Joy', dedicata appunto a Teresa di Calcutta.Assisi.jpg

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