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29 Marzo 2024

Vittorio Sgarbi inaugura la collettiva dei giovani artisti russi e internazionali: 'Ambientarti II'

di Valentina Ughetto
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Vittorio Sgarbi inaugura la collettiva dei giovani artisti russi e internazionali: 'Ambientarti II'

Obiettivo dell’evento: sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del riscaldamento globale invitando, attraverso l’arte, a una riflessione più profonda sull’importanza dell’ambiente e i nuovi stili di vita che l’uomo dovrà adottare per salvaguardarlo

Ha preso il via lo scorso 3 giugno la mostra collettiva ‘Ambientarti II’, organizzata dall’associazione culturale ‘Art Space’ in collaborazione con il Centro russo di Scienza e cultura di piazza Benedetto Cairoli 6, in Roma. La rassegna artistica è visitabile sino al prossimo 17 giugno 2021, presso il centro culturale diretto da Daria Pushkova, che si è resa disponibile alla realizzazione di una mostra estremamente attuale, legata alla natura. La curatrice, Eva Amos, proveniente da Samara, splendida città russa affacciata sul bacino del Volga, ha voluto titolare l’evento ‘Ambientarti’ proprio per portare a sintesi i due concetti di ‘ambiente’ e ‘arte’ e confermare il messaggio di interesse e di sensibilizzazione verso la natura e le sue risorse, al fine di tutelarle. La giovane curatrice, in effetti, aveva già dedicato molto lavoro e attenzione, in passato, nel difendere l’ambiente, fortemente ispirata da Banksy, lo 'street artist' inglese che, da sempre, tratta argomenti riguardanti espressamenAmbientarti_diploma.jpgte l’ambiente e le violenze sugli esseri viventi. Per questo motivo, la Amos ha voluto raccogliere testimonianze di questo valore da tutto il mondo. E infatti, erano presenti all’inaugurazione ben trenta artisti internazionali che hanno preso parte al progetto. Tra i più coinvolti, gli artisti russi Igor Ladojanine, Svetlana Nikitina e Julia Lu, che hanno tratto la loro ispirazione direttamente dalla natura. I testi del catalogo sono stati curati da Guido Andrea Pautasso, artista e saggista. Quest’ultimo ha posto l’accento sul fatto che la catastrofe sia un concetto “immanente”, tracciando una ‘linea-guida’, che vede gli artisti come fattori di azione sociale e di cambiamento: “Emozioni come patrimonio collettivo e documento universale”, ha ribadito, “perché questo è l’arte”. Secondo Pautasso, non è strettamente necessario che l’artista debba avere “una tecnica espressiva precisa”, ma deve “farsi uomo d’azione e messaggero di un cambiamento radicale”, sapendo che l’arte trasmette “un tutt’uno con la natura che lo circonda”. Nella bellissima sala romana del centro storico, tra lampadari di cristallo, stucchi dorati e magnifici affreschi, una luce dorata accarezzava i presenti e, dalla porta tutta dipinta, appare all’improvviso Vittorio Sgarbi, con il catalogo della rassegna tra le mani e i suoi occhi attenti e vivaci. Il critico ferrarese ha avuto parole di incoraggiamento per i giovani artisti, proponendo una lettura del catalogo saltando da un quadro all’altro, mostrando interesse per il linguaggio internazionale di questi dipinti che partono da una maturità tratta dai classici. La vista dalla finestra di Olga Abramova è, secondo Sgarbi, la dimostrazione di come si forma “una forte coscienza e di come si diviene interpreti”. Vittorio Sgarbi ha trovato passione e belle ‘mani artistiche’ nei ritratti, in particolare, del fiore rovesciato di Giuliana Susterini, allieva di Mario Donizzetti, con l’opera ‘Omaggio a Flora’ e ha reputato altrettanto elegante Giorgia Boli, con il suo acrilico ‘Sogno... di vedere oltre il balcone’. Notevole anche Mario Susa, “che ha lavorato in dissolvenza in una natura poligona”, ha spiegato Sgarbi, con la sua ‘Road to Perdition’; e anche Sofia Mariotti, la quale si è mossa in una natura formale con la sua ‘Rinascita’. Il grande Sgarbi ha inoltre riconosciuto il senso della proporzione di Ester Rascato, con ‘Nuova rosa’. Coltivare la conoscenza è l’imperativo, perché lo studio è importante per raggiungere il risultato. Bravissima e sensibile anche la curatrice, Eva Amos, che nella sua opera, presente in rassegna, ‘Azzurrità infinite’, ha voluto rinnovare il proprio interesse per la salvaguardia della natura e del nostro pianeta. Armato di pila elettrica, Sgarbi ha cominciato a scrutare le opere, puntando il fascio di luce al fine di avere uno sguardo più approfondito per ciascun lavoro, individuando quei dettagli che sfuggono alle fotografie, le quali mai possono eguagliare l’originale per intensità, materiali e profondità di sentimento. Di alcuni lavori, Sgarbi ha voluto addirittura vedere la firma, girando la tela e accostandosi con interesse, domandando nuovi spunti di ricerca. Per ogni ulteriore informazione, consultare il sito: www.artspacemilano.com

Gli artisti partecipanti

Olga Abramova; Igor Ladojanine; Igor Sava; Alla Lebed; Julia Lu; Svetlana Nikitina; Eva Amos; Radislava Garmash; Vera Kober; Ekaterina Sava; Keki; Giuliana Susterini; Giorgia Boli; Gabriele Modica; Roberta Di Benedetto; Mario Sousa; Daniele Pozzi; Anna Maria Terracini; Iri Freitas; Eddi Tonella; Marica Romano; Lucio Parigi; Giulia Zambon; Maria Victoria Martinez; Claudia Marthe Mitai; Marie Vetrò; Tatiana Vakhter; Sofia Mariotti; Giulia Vassé; Vik Schroeder; Filippo Bettini; Giorgio Maronese; Bartò; Nenè Mollaj; Gerardo Bevilacqua; Valentyna Ohurtsova; Ester Rascato; Emanuele Pepe; Andrey Protasov.

Sgarbi_Nikitina.jpgSvetlana_Nikitina.jpg

QUI SOPRA: VITTORIO SGARBI CON L'ARTISTA RUSSA, SVETLANA NIKITINA

AL CENTRO: L'ATTESTATO DELLA MOSTRA 'AMBIENTARTI II'

IN APERTURA: VITTORIO SGARBI INAUGURA LA RASSEGNA


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