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24 Aprile 2024

L'emancipazione parte dall'istruzione

di Ted conference
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L'emancipazione parte dall'istruzione

Gli Stati arabi stanno attraversando cambiamenti fortissimi e le difficoltà che le donne incontrano sono soverchianti: Laura Boushnak, attraverso il suo progetto 'Io leggo, io scrivo', presentato in una conferenza TED, esplora e documenta le vicende di quelle donne che hanno cambiato la loro vita grazie all'istruzione. Ecco il suo racconto

In quanto fotografa araba e donna ho sempre tratto molta ispirazione per i miei progetti dalle mie esperienze. La passione che ho sviluppato per il sapere che mi ha consentito di superare barriere verso una vita migliore ha motivato il mio progetto "Io Leggo, Io Scrivo".
Spinta dalla mia stessa esperienza, perché inizialmente non mi è stata concessa un'istruzione superiore, ho deciso di esplorare e documentare le storie di altre donne che hanno cambiato la loro vita grazie all'istruzione, mostrando e criticando le barriere che affrontano. Ho analizzato una serie di aspetti che riguardano l'istruzione delle donne, tenendo presenti le differenze tra paesi arabi dovute a fattori socioeconomici. Tra i problemi c'è l'analfabetismo femminile, molto elevato nella regione, riforme dell'istruzione, programmi per studenti lasciano gli studi e attivismo politico tra gli studenti universitari. All'inizio di questo lavoro, non è stato sempre facile convincere le donne a partecipare. Solo dopo aver spiegato loro che le loro storie potrebbero influenzare la vita delle donne, che potrebbero diventare d'ispirazione per la comunità, alcune hanno accettato. Per usare un approccio collaborativo e riflessivo, ho chiesto loro di scrivere le loro parole ed idee su stampe delle loro stesse foto. Queste foto sono state condivise in altre classi, e hanno aiutato a ispirare e motivare altre donne in percorsi di studio e in situazioni simili. Asha, una maestra dallo Yemen, ha scritto, "Ho desiderato l'istruzione per diventare indipendente e per non dovere contare sugli uomini per tutto."
Tra i primi soggetti c'è stata Umm El-Saad dall'Egitto. Quando l'ho incontrata, era a stento in grado di scrivere il suo nome. Seguiva un corso di alfabetizzazione di nove mesi. gestito da una ONG nella periferia della città de Il Cairo. Mesi dopo, scherzava dicendo che suo marito aveva minacciato di farle lasciare i corsi aveva scoperto che la moglie alfabetizzata leggeva i suoi SMS. (Risate) Cattiva Umm El-Saad. Ovviamente, Umm El-Saad non partecipava al programma a quel fine. Ho visto quanto agognava gestire le sue semplici routine quotidiane piccoli dettagli che diamo per scontati, da contare il denaro al mercato ad aiutare i suoi figli nei compiti. Nonostante la sua povertà, e la mentalità della sua comunità che sminuisce l'istruzione delle donne Umm El-Saad, insieme ad altre compagne di classe egiziane, agognava imparare a leggere e scrivere.
In Tunisia ho incontrato Asma, una delle quattro donne attiviste che ho intervistato. La bioingegnere laica è molto attiva sui social media. Mi ha detto del suo paese, che apprezza la nota Primavera Araba, "Ho sempre sognato di scoprire un nuovo batterio. Ora, dopo la rivoluzione, ne spunta uno ogni singolo giorno." Asma si riferiva al proliferare del ondamentalismo religioso nella regione che è un altro ostacolo, in particolare per le donne.
Di tutte le donne incontrate, Fayza dallo Yemen mi ha colpito di più Fayza è stata costretta a lasciare la scuola a otto anni, quando si è sposata. Quel matrimonio è durato un anno. A 14 anni, è diventata la terza moglie di un sessantenne, e a diciotto anni, era madre divorziata di tre bambini. Nonostante la sua povertà, e il suo status sociale di divorziata in una comunità ultraconservatrice nonostante i suoi genitori si siano opposti al suo ritorno a scuola, Fayza ha capito che l'unica via per gestire la sua vita era l'istruzione. Oggi ha ventisei anni. Ha ricevuto un finanziamento da una ONG locale per poter studiare economia all'università. Il suo obiettivo è un lavoro, affittare un posto in cui vivere, e riprendersi i suoi bambini.
Gli stati arabi stanno attraversando cambiamenti fortissimi, e le difficoltà che le donne incontrano sono soverchianti. Proprio come le donne che ho fotografato, ho dovuto superare molte barriere prima di diventare la fotografa che sono oggi, molti lungo il cammino mi dicevano cosa potevo fare o non fare. Umm El-Saad, Asma e Fayza e molte altre donne nel mondo arabo, mostrano che è possibile superare le barriere tramite l'istruzione, che loro sanno essere il miglior mezzo per un futuro migliore. Vorrei terminare citando Yasmine, una delle future donne attiviste che ho intervistato in Tunisia. Yasmine ha scritto, "Ripensate i vostri convincimenti. Siate chi volete essere, non chi vogliono che voi siate. Non accettate la schiavitù, vostra madre vi ha partorito libere." (tratto da www.ted.com, traduzione di Gianluca Finocchiaro, revisione di Anna Cristiana Minoli)

Il video originale, con sottotitoli in italiano, lo potete vedere QUI


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
EDITORE: Compact edizioni divisione di Phoenix associazione culturale