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3 Maggio 2024

Il buddismo in occidente

di Cinzia Riontino
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Giunto qui da noi attraverso vari mezzi nel corso del tempo, questa filosofia orientale ha suscitato un crescente interesse soprattutto negli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso, quando ha vissuto un significativo aumento di popolarità

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Il buddismo è una religione, o meglio una filosofia di vita, che ha avuto origine in india nel VI secolo a. C. Fondata da Siddharta Gautama, noto come il Buddha, la sua influenza si è diffusa in tutto il continente asiatico e, oggi, risulta praticata da milioni di persone in tutto il mondo. Negli ultimi decenni, il buddismo si è diffuso anche in occidente, guadagnando sempre più interesse e seguaci. Una religione non teista, che si centra sulla ricerca della verità e sull’eliminazione del dolore e la sofferenza. La diffusione del buddismo, qui da noi, è cominciata nel XIX secolo, quando missionari e studiosi hanno introdotto in Europa il cosiddetto ‘Buddismo Theravada’, ma solo negli ultimi decenni ha guadagnato terreno in occidente. Uno dei fattori che ha contribuito alla sua crescita è stato l’interesse per le diverse religioni, in particolare proprio il buddismo, che non impone nessuna fede o credo, ma incoraggia il pensiero critico e l’indagine personale, in linea con una mentalità più razionale e scientifica. Tale compatibilità ha avuto un impatto significativo, verificato anche nel campo della psicologia e della terapia. La pratica della meditazione, che è un aspetto essenziale del buddismo, è stata infatti accettata, studiata e infine adottata da molti psicologi occidentali come mezzo per ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e il benessere mentale.
DiverseMeditazione_in_montagna.jpg correnti buddiste hanno istituito molti centri culturali in tutto l'occidente, dove i praticanti possono partecipare a lezioni di meditazione, seminari e ritiri guidati da monaci e monache buddiste, che dopo anni di studio hanno offerto la loro guida spirituale ai nuovi praticanti. Una delle correnti più praticate in occidente, proprio per la sua elasticità di pensiero, è la ‘Soka Gakkai’, che si basa sugli insegnamenti del ‘Buddismo Mahayana’, fondato dal monaco, Nichiren Daishonin. La ‘Soka Gakkai’, invece, è stata fondata da Tsunesaburo e da un suo discepolo, Josei Toda. La sua pratica specifica si basa sulla recitazione di un mantra chiamato: ‘Daimoku’. In Italia, questa corrente oggi conta quasi centomila fedeli. Tra questi, anche personaggi molto noti, come: Carmen Consoli, Asia Argento e l’amatissima, Tina Turner.
Il culto è stato riconosciuto tramite intesa con lo Stato italiano in quanto religione e approvata per legge il 14 giugno 2016 (Legge n. 130/2016), per la quale si è impegnato l’ultimo presidente della Soka, il maestro Daisaku Ikeda, filosofo, scrittore educatore e maestro buddista e attivista giapponese, deceduto lo scorso 15 novembre 2023 all’età di 95 anni nella sua casa di Tokyo. Molti libri sono stati tradotti e pubblicati in lingue occidentali, facilitando la diffusione delle idee e dei princìpi buddisti. Nonostante il grande successo, ci sono ancora molte sfide e critiche da affrontare. Di certo, il cammino è lungo e serve tanta dedizione per continuare a diffondere una filosofia inclusiva, che ha tanto da offrire, soprattutto per quelle persone che cercano pace, saggezza e comprensione nelle loro vite.

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