Parlare di certe patologie per interi decenni era un tabù: le donne ne hanno sofferto molto non conoscendo il perché di certe manifestazioni del proprio corpo: capire cosa succede è fondamentale per tornare a vivere una vita normale
Parlare di parimenopausa e di menopausa, per anni è stato un tabù. Le donne ne hanno sofferto molto, non sapendo perché si verificavano certe manifestazioni del loro corpo. Per decenni, se ne è parlato pochissimo, anche se, negli ultimi anni, finalmente i ginecologi più avanzati hanno studiato le cause del fenomeno e il modo in cui affrontarne la sintomatologia. Tutto questo era un problema, negli anni passati. Le pazienti, con i loro ginecologi, non riuscivano a confidarsi e, anche quando riuscivano a superare l’imbarazzo, questi ultimi, come risposta, si limitavano a dire che era "una cosa naturale". In realtà, per molte donne, questa fase rappresenta un momento di profonda trasformazione fisica, emotiva e metabolica, dominato da un protagonista spesso trascurato: il sistema ormonale.
La perimenopausa inizia già a 40 anni e può durare fino alla menopausa, che può iniziare a 51 anni. Ma cosa succede tra queste due fasi di transizione? I veri protagonisti sono gli ormoni: messaggeri biochimici potentissimi, che regolano l'energia, il sonno, la temperatura corporea, l'umore, la qualità della pelle, la libido, il metabolismo, persino la salute cardiovascolare e quella ossea. Capire cosa accade al proprio corpo è fondamentale, per tornare a vivere una vita normale. Quando gli ormoni cambiano, il calo progressivo degli estrogeni, il progesterone e il testosterone, danno il via prima alla perimenopausa e, nel decennio di vita successivo, alla menopausa. E’ fondamentale riequilibrare tutti questi ormoni, perché influiscono sul sistema nervoso centrale. La carenza di estrogeni, infatti, può causare irritabilità, ansia, calo dell’umore, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, calo della libido. Gli estrogeni, infatti, modulano la serotonina e la dopamina. Di conseguenza, il nostro metabolismo cambia, perché gli estrogeni influenzano la composizione corporea e anche l’insulina. Per questo motivo, si ha un aumento del grasso addominale e si può persino diventare 'insulino-resistenti'. Il metabolismo, dunque, rallenta e si ha un calo della massa muscolare. La perdita della protezione estrogenica espone a un maggior rischio cardiovascolare, oggi riconosciuto come una delle principali sfide 'post menopausa'. Inoltre, con il calo degli estrogeni si accelera la perdita di densità ossea, favorendo osteopenia e osteoporosi. I nostri estrogeni influiscono anche sulla libido, poiché si riduce l’idratazione, l’elasticità e la lubrificazione.
Ricapi
tolando, i sintomi che le donne sopportano in silenzio sono: a) secchezze vaginali; b) dolore nei rapporti; c) calo del desiderio. Questi sono tutti effetti biologici reali, dovuti ai cambiamenti ormonali. Perché, allora, bisogna agire e non lasciare tutto com’è, pensando che si tratti di un declino naturale inevitabile? Perché si tratta di superficialità delle vecchie scuole di pensiero: la ginecologia è andata avanti e, dalle terapie ormonali come la Tos (Terapia ormonale sostitutiva, sostanzialmente farmacologica, ndr), si è arrivati a parlare di terapia sostitutiva bioidentica. Si tratta di terapie biologiche e di ormoni bioidentici: molecole strutturalmente identiche a quelle prodotte dal corpo umano. Possono essere somministrate tramite creme, capsule o cerotti e sono utilizzate da molte donne per la loro buona tollerabilità. Insieme, alle terapie sostitutive, finalmente si parla anche di “allenamento contro resistenza tramite i pesi”. In pratica, per le donne in perimenopausa e menopausa, molti benefici possono derivare dall’allenamento di forza, perché: 1) contrastano la perdita di massa muscolare accelerata dal calo estrogenico; 2) aumentano la densità ossea, riducendo il rischio di osteoporosi; 3) migliorano la sensibilità insulinica, accelerando il metabolismo; 4) stabilizzano l'umore grazie agli effetti dell'esercizio; 5) riducono il grasso addominale.
Anche l’alimentazione, in questa fase della vita, andrebbe rivista, personalizzata e cambiata, ponendosi come obiettivo di stabilizzare la glicemia, contrastare l’infiammazione, rinforzare muscoli e ossa, controllare il fegato e il microbiota intestinale.
Ormai si parla tanto di 'longevity', poiché la medicina ha fatto passi da 'gigante': bisogna avere un approccio funzionale con il proprio corpo, partendo dal non nascondersi dalla menopausa, riequilibrando i nostri ormoni con le terapie sostitutive, se il ginecologo le prescrive, cambiando, altresì, il nostro approccio allo sport e all’alimentazione. Ogni età è bellissima: bisogna solo affidarsi a dei professionisti del settore e farsi 'cucire' un programma personalizzato, per vivere la fase di menopausa senza problemi. Il 'fai da te' del secolo scorso, ormai è superato: la scienza ha dimostrato che possiamo rimetterci in sesto, riequilibrando gli ormoni fondamentali della nostra salute. L'idea che la menopausa sia un declino inevitabile appartiene, ormai, al passato.
