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10 Ottobre 2024

Hitchcock: l’uomo che non si fece divorare dal successo

di Vittorio Lussana
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Hitchcock: l’uomo che non si fece divorare dal successo

Sacha Gervasi si è rivelato un autore intelligente: non ha rischiato il ‘biopic’, che avrebbe rappresentato un’impresa epica e dispersiva, ma non ha nemmeno voluto fare un film su ‘Psycho’, l'opera più controversa di uno dei più grandi registi cinematografici di tutti i tempi

Molto stimolante la pellicola recentemente distribuita nelle sale cinematografiche di tutto il mondo dal titolo: ‘Hitchcock, il maestro della suspense’. Interessante, perché il regista, Sacha Gervasi, si è rivelato un professionista intelligente: non ha rischiato il ‘biopic’, che avrebbe rappresentato un’impresa epica e assai dispendiosa, ma non ha nemmeno voluto fare un film su ‘Psycho’, l'opera più controversa di uno dei più grandi registi cinematografici di tutti i tempi. Gervasi, infatti, ha semplicemente utilizzato una fase particolarmente complessa della vita di Hitchcock per raccontare l’uomo, i suoi dubbi, il suo rapporto con le donne e la sua ossessione per il mistero. Si tratta di una buona idea: restringendo il campo, l'autore ha potuto infatti andare maggiormente in profondità, per farci conoscere aspetti fondamentali del mondo privato del grande regista senza farne un ritratto iconografico. E si scopre, così, che anche l’amore vive le sue fasi difficili, le sue ansie, i suoi momenti duri e le sue battaglie. Qualcuno ha definito ‘pop’ il genere filmico scelto dal regista per raccontare i tratti fondamentali dell’Hitchcock uomo, in quanto popolare è apparsa la decisione di portare in pubblico alcuni suoi aspetti privati. Ma non sono del tutto in accordo con questo genere di giudizio: assai più popolare sarebbe stato il tentativo, soprattutto per molte case di produzione cinematografica - questo film ha avuto le sue belle difficoltà a trovare un produttore convinto dell’opportunità di un simile ‘ritratto’ - di mettere in cantiere un film sull’intera carriera del grande genio del brivido. Sbagliando, poiché si sarebbe trattato del solito ‘kolossal’ sprecone e dispersivo, che si sarebbe facilmente perso nei meandri dell’incredibile mescolanza tra cinema, spettacolo e mistero che caratterizzava la vita stessa del grande maestro, il quale non era poi così abile a separare il lavoro dalla propria dimensione umana e privata. Meglio dunque provare a riprodurre il concetto in un ‘passaggio’, in un unico ‘momento-soglia’, esemplificativo del tutto. E la fase scelta è quella di un regista che ha appena raggiunto il successo di pubblico e critica mondiale con l’indimenticabile 'Intrigo internazionale' e che, dunque, sente il peso psicologico di dover riconfermare un’affermazione di carattere planetario. All’interno di un simile contesto, il tema realmente messo a fuoco è invece il rapporto tra uomini e donne, sia all’interno del microcosmo della coppia, sia nei termini più generali relativi al confronto tra i due sessi. Nella confusione tra erotismo e amore, anche un uomo geniale come Hitchcock ha infatti corso il rischio di rimanere ‘dilaniato’ nel tentativo, funambolico, di riuscire a passare ‘indenne’ nella terra di nessuno delle infatuazioni passeggere e delle ‘sbandate’ fini a se stesse. Al contrario, fu proprio l’amore quotidiano e costante della propria compagna il dato qualitativamente più importante, che rese grandissimo un personaggio ricco di talento il quale ha rischiato di attraversare la storia del cinema come un personaggio con 'luci' e 'ombre'. Anche questo può sembrare un ‘messaggio pop’. Ma così non è, poiché il regista non si è limitato a rappresentare il classico luogo comune dell’amore in crisi che, tuttavia, rimane l'ingrediente fondamentale per l’equilibrio di una coppia, bensì ha voluto affrontare il tema, assai più profondo e pregnante, delle difficoltà che tutti i rapporti possono incontrare di fronte alle grandi sfide poste ogni giorno dal mondo e dalla vita. Soprattutto dal successo, che deforma e complica i giudizi confondendoli all’inverosimile, in particolar modo in un ambiente come quello del cinema americano, in cui gli opportunismi, l’ego smisurato di attori e attrici e il ‘divismo’ del tempo, portato all’eccesso, possono giungere a minacciare anche i rapporti basati sui più autentici e profondi sentimenti di stima reciproca. Per districarsi all’interno dei ‘labirinti’ della vita bisogna dunque avere gli strumenti, culturali e umani, più corretti, al fine di sostenere sfide di grande difficoltà ed elevatezza. Confronti che dimostrano come sia ben complesso gestire una materia priva di regole assolute come l’amore, in situazioni che dall’esterno, spesso per invidia, appaiono idilliache. Anzi, sotto questo aspetto, il film di Gervasi è perfino ‘antidivistico’ - finalmente - facendo sottilmente intendere quanto le affermazioni professionali di un uomo non siano affatto una buona cosa. Non viene posto in evidenza, insomma, il consueto concetto della grande donna che sta sempre ‘dietro’ al grande uomo, bensì il tentativo, razionale e coerente, di spiegare la complessa realtà di molte situazioni difficili all’interno di un rapporto di coppia e nel corso della carriera di un regista, tentando di andare oltre i consueti luoghi comuni maschili sulle donne algide, eteree e irraggiungibili - l’ossessione più pericolosa per l’intelligenza sempre in moto di Alfred Hitchcock - insieme a tutte le altre banalità piccolo borghesi di un’incultura di massa che tende a idealizzare figure femminili che, nella realtà, non esistono.

 

LA SCHEDA DEL FILM

LA SCHEDA DEL FILM

Hitchcock_film.jpg

Hitchcock (2013)
GENERE: Biografico, Drammatico
REGIA: Sacha Gervasi
SCENEGGIATURA: John J. McLaughlin, Stephen Rebello
ATTORI: Anthony Hopkins, Scarlett Johansson, Jessica Biel, Helen Mirren, Ralph Macchio, Toni Collette, Danny Huston, James D'Arcy, Michael Wincott, Kurtwood Smith, Michael Stuhlbarg, Judith Hoag, Wallace Langham, Spencer Garrett, Tara Summers, Currie Graham
Ruoli ed Interpreti
FOTOGRAFIA: Jeff Cronenweth
MONTAGGIO: Pamela Martin
MUSICHE: Danny Elfman
PRODUZIONE: Montecito Picture Company, The, Fox Searchlight Pictures
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA 2013
DURATA: 98 Min
SOGGETTO: 
Tratto dal libro scritto da Stephen Rebello.
LA TRAMA: 
Alfred Hitchcock, il maestro del brivido, la straordinaria icona cinematografica nota per aver ideato alcune delle sequenze più spaventose ed intriganti mai apparse sul grande schermo, nascondeva un segreto: una lunga ed intensa storia d'amore con una donna forte e decisa, sua moglie Alma Reville, nonché sua collaboratrice professionale. Il film fa luce sulla loro relazione affascinante e complessa. E lo fa attraverso il racconto della loro avventura cinematografica più coraggiosa: la lavorazione dell'inquietante thriller PSYCHO, del 1960, che sarebbe stato il film più controverso del noto regista nonché il suo maggiore successo. Alla fine di questa produzione tumultuosa ed incredibile, nulla nel cinema sarebbe più stato lo stesso, l'opera nata dalla loro unione sentimentale e professionale che, cambiò per sempre il volto del cinema.
IL TRAILER

Hitchcock (2013)

GENERE: Biografico, Drammatico
REGIA: Sacha Gervasi
SCENEGGIATURA: John J. McLaughlin, Stephen Rebello
ATTORI: Anthony Hopkins, Scarlett Johansson, Jessica Biel, Helen Mirren, Ralph Macchio, Toni Collette, Danny Huston, James D'Arcy, Michael Wincott, Kurtwood Smith, Michael Stuhlbarg, Judith Hoag, Wallace Langham, Spencer Garrett, Tara Summers, Currie GrahamRuoli ed Interpreti
FOTOGRAFIA: Jeff Cronenweth
MONTAGGIO: Pamela Martin
MUSICHE: Danny Elfman
PRODUZIONE: Montecito Picture Company, The, Fox Searchlight Pictures
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA 2013
DURATA: 98 Min

SOGGETTO: Tratto dal libro scritto da Stephen Rebello.

LA TRAMA
Alfred Hitchcock, il maestro del brivido, la straordinaria icona cinematografica nota per aver ideato alcune delle sequenze più spaventose ed intriganti mai apparse sul grande schermo, nascondeva un segreto: una lunga ed intensa storia d'amore con una donna forte e decisa, sua moglie Alma Reville, nonché sua collaboratrice professionale. Il film fa luce sulla loro relazione affascinante e complessa. E lo fa attraverso il racconto della loro avventura cinematografica più coraggiosa: la lavorazione dell'inquietante thriller PSYCHO, del 1960, che sarebbe stato il film più controverso del noto regista nonché il suo maggiore successo. Alla fine di questa produzione tumultuosa ed incredibile, nulla nel cinema sarebbe più stato lo stesso, l'opera nata dalla loro unione sentimentale e professionale che, cambiò per sempre il volto del cinema. (www.comingsoon.it)

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Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
EDITORE: Compact edizioni divisione di Phoenix associazione culturale