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18 Aprile 2024

Tomorrowland

di Giorgio Morino
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Tomorrowland

Il nuovo film del regista Brad Bird ci porta nel sogno di Walt Disney: costruire la città del futuro, in cui l’innovazione tecnologica sia al servizio della vita umana

Frank Walker (George Clooney) è un inventore ormai disilluso che per una serie di eventi si imbatte in Casey (Britt Robertson) una giovane e brillante sognatrice piena di ottimismo che cercherà di riportarlo a Tomorrowland, un luogo misterioso situato in un’altra dimensione spazio-temporale. Il loro viaggio cambierà le sorti del mondo. La 'terra del domani' non è altro che un luogo di scienza e ricerca, dove le persone più geniali del mondo hanno deciso di lavorare insieme per migliorarlo liberi da sentimenti egoistici e vincoli politico-economici. Un luogo dove i sogni possono diventare realtà per il bene dell’umanità.
Tecnicamente, il regista Brad Bird (Gli Incredibili; Misson: Impossible Protocollo Fantasma) ci presenta un prodotto davvero curato: gli effetti digitali sono notevoli e in alcuni momenti il confine tra reale e digitale sembra dissolversi, lasciando lo spettatore con il dubbio su come siano state realizzate alcune scene. Non si può dire lo stesso delle interpretazioni di George Clooney, che si limita a svolgere il proprio 'compitino' senza particolari guizzi; Hugh Laurie, il dottor House della serie televisiva qui alle prese con il ruolo dell’antagonista (mai veramente convincente); Brit Robertson, alla quale forse andrebbe spiegato che per esprimere paura meraviglia e stupore non serve necessariamente urlare. Davvero convincente invece l’interpretazione della giovane Raffey Cassidy, nel ruolo della piccola selezionatrice di sognatori Athena.
Scontando qualche ingenuità, il film non riesce a convincere pienamente. Parlando della sceneggiatura non si possono invece non criticare lo stesso Bird e Damon Lindelof, autori di uno script mai davvero coinvolgente e confusionario: se si parte dal presupposto che in sala normalmente non ci vanno soltanto esperti di fisica quantistica, non è possibile infarcire un film destinato al pubblico 'medio' con rimandi a teorie complesse senza mai spiegarle veramente in maniera semplice e diretta. Per fare fantascienza non servono i paroloni altisonanti dei libri di testo che pochi eletti sono in grado di decodificare.
Tralasciando quindi l’infinita sequela di spiegazioni pseudoscientifiche che finiscono per annoiare lo spettatore, la pellicola cerca di ricordarci che solo attraverso il nostro essere sognatori il mondo potrà veramente cambiare e scavando profondamente alle radici del soggetto, emerge in tutta la sua potenza il motto dell’uomo che ha davvero 'creato' Tomorrowland: Walt Disney. Il papà di Topolino non era infatti solo un intrattenitore, ma una persona estremamente curiosa e affascinata da qualunque novità il genere umano fosse stato in grado di realizzare. Negli anni sessanta, Walt Disney iniziò a interrogarsi sul nostro futuro e su come sarebbe stato possibile 'migliorare' la vita degli esseri umani attraverso la tecnologia; ciò che scaturì da quelle riflessioni venne mostrato alla Fiera mondiale di New York nel 1964 (dove hanno inizio anche le vicende di Tomorrowland): attrazioni, progetti di urbanistica avanzata che in parte si rifacevano al modello leonardesco della 'Città ideale', i primi esempi di animazione robotizzata (i famosi animatronics che vengono rielaborati e inseriti anche nel film di Brad Bird) che ancora oggi si possono vedere nelle attrazioni dei parchi tematici Disney. Tutto questo venne mostrato a un pubblico incredulo e affascinato, generando una reazione talmente da spingere Walt Disney a pianificare qualcosa di più ancora più grande. Nacque così il 'Progetto Florida'. che Walt non riuscì mai a vedere completo (morì infatti nel 1966, cinque anni prima dell’apertura) e che subì molte trasformazioni prima di diventare quello che tutti noi conosciamo come il più grande parco di divertimenti del mondo: Walt Disney World di Orlando.
Il desiderio di Disney di creare una comunità del futuro dove venissero sperimentate nuove soluzioni architettoniche , ambientali e tecnologiche non si è completamente realizzato. Al suo posto è stato creto L’Epcot center, un grande parco tematico il cui scopo è non solo quello di intrattenere, ma anche di fungere da Fiera mondiale permanente.
Solo attraverso la storia di Walt Disney si può capire davvero cosa significhi Tomorrowland: non si può mai smettere di fare ricerca adagiandosi su quanto fatto in passato, ma spingersi sempre oltre perché, inutile negarlo, l’innovazione tecnologica è la chiave del nostro futuro.


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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