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2 Maggio 2024

L’importanza del 'rebranding' nel marketing: quando e come farlo?

di Pietro Pisano
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Rivedere la propria immagine, renderla più moderna e più vicina alle esigenze degli utenti, è fondamentale nel marketing online di oggi: scopriamo insieme alcuni esempi virtuosi per capire come agire


rebranding.jpegCambiare pelle, cambiare aspetto, a volte è fondamentale per la sopravvivenza. No, non stiamo parlando di evoluzione della specie, non abbiamo in mente animali o habitat. O meglio, non nel senso tradizionale del termine. L’habitat di cui parliamo oggi è quello del web: gli animali sono le aziende e gli utenti online.

Oggi parliamo di 'rebranding', la pratica marketing che consiste nel cambiare l’aspetto del proprio marchio, per iniziare un nuovo capitolo della propria storia. In genere, a cambiare è il marchio, il logo, spesso addirittura il nome, più comunemente lo slogan, i colori, gli elementi che insomma rendono un brand riconoscibile. Ma quando si deve fare questo passo? Secondo quanto si legge su questo sito sono cinque i parametri da tenere in considerazione: se la nostra immagine è obsoleta, rappresenta tendenze, mode o stili ormai superati, oppure se è cambiato il nostro pubblico (la causa più comune nell’era della Rete), se è arrivato un nuovo concorrente nel mercato, se sono cambiati i valori della nostra azienda oppure perché, semplicemente, il passato non ci soddisfa.

Per capire meglio come si fa un 'rebranding' e quanto questa strategia entri nel cuore della nostra attività possiamo guardare, ad esempio al mondo del 'gambling'. Qui l’ultimo cambiamento è quello di Slot Mania, un portale che seleziona il meglio delle slot machine online, offrendo recensioni, consigli, aggiornamenti agli appassionati. “Abbiamo modificato completamente grafica del sito, abbiamo aggiornato la seziona informativa, implementato la sezione delle slot gratis e della software house – ci spiegano fonti del brand - e abbiamo anche inserito la possibilità per gli utenti di registrarsi e creare una sorta di community”.

Analizzando un altro caso di rebranding possiamo prendere come modello la Barilla che nel 2022, in occasione del suo 145esimo anniversario, ha cambiato il logo, ridisegnando l’iconica scritta, creando una nuova linea di prodotto. Ma soprattutto, ha modificato il 'packaging', svoltando in direzione sostenibile con confezioni in cartone riciclabile, proveniente da foreste certificate 'Fsc'. A cambiare pelle, nel 2022, è stato anche il colosso dei pagamenti online, PayPal, che si è dato come obiettivo di “democratizzare i servizi finanziari per garantire che tutti abbiano accesso a servizi convenienti e sicuri per avere il controllo sulla propria vita finanziaria”. Ecco allora che si è passati per il restyling del logo, con una 'doppia P' allungata e in sovrapposizione, passando anche per le modifiche dei colori del brand. Il senso di tutto questo? La valorizzazione della diversità.

In questo modo, il marketing riesce a cambiare aspetto, ma anche significato al brand. Per aprirsi al nuovo e non appassire.


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