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20 Aprile 2024

Estate 2012: quando la politica si tramutò in fantascienza

di Vittorio Lussana
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Estate 2012: quando la politica si tramutò in fantascienza

L’attività politica del Popolo delle Libertà, l’organizzazione nata per difendere la Terra contro le invasioni extraterrestri ideata e prodotta da Silvio Berlusconi e guidata da Angelino Alfano, è più febbrile che mai. L’attacco al nostro pianeta, infatti, sembra ormai iniziato in modo massiccio quanto subdolo, con ripetute incursioni di alieni provenienti dai più diversi sistemi solari: ‘grillini’, ‘vendoliani’, no-global ‘antiTav’, postcomunisti dell’antico pianeta ‘Marx’, autodistruttosi durante il collasso della galassia ‘Bolognina’, postdemocristiani di sinistra che confondono la Storia con la geografia. Per tali motivi, i vertici del Pdl sono chiamati a continue uscite nello spazio con strampalati progetti di riforma semipresidenziale. Questa volta, però, la battaglia finirà in tragedia: le astronavi aliene riusciranno a distruggere alla Camera il disegno di legge costituzionale approvato al Senato con l’appoggio dei ‘leghisti’, una popolazione ‘indigena’ delle regioni del nord tradizionalmente dedita all’allevamento delle ‘trote’. Alfano decide allora di convocare gli ufficiali coinvolti in questo disastro di fine legislatura, al fine di eseguire delle indagini che si riveleranno tutt’altro che di routine. Alcuni test psicoanalitici vengono infatti affidati al ‘guru’ dell’antico ‘centrismo’ democristiano, Pier Ferdinando Casini, il cui responso, dopo specifici esami e dettagliate analisi, rivela che il motivo di fondo del fallito ‘colpo di mano’ potrebbe essere una sindrome trasmessa per via telepatica dagli invasori alieni, in grado di diffondere un virus “contronatura” nell’esercizio della vita sessuale dei terrestri. Alfano decide perciò di rinviare la grande riforma a data da destinarsi. Ma questa sua scelta apre un conflitto con l’ufficiale Santanché, la quale rifiuta la totale abdicazione di ogni giudizio in favore di Pier Ferdinando Casini, sospettato di intrattenere trattative segretissime con gli alieni al fine di risparmiare dal cataclisma il proprio pianeta, una landa desolata genericamente chiamata da tutti: ‘Terzo polo’. Emerge così il tema centrale della ‘tornata’ politico-elettorale, più volte sollevato all’interno del filone fantascientifico che ha caratterizzato l’intera vita della seconda Repubblica: la regolamentazione normativa delle unioni civili. Si tratta di un argomento assai controverso, che contrappone la fredda logica degli alieni - indifferenti ai tradizionali ruoli di genere vigenti sulla Terra - e l’inclinazione del Pdl a valorizzare il ‘sessismo’ e il razzismo nelle relazioni tra gli esseri umani. In pratica, il tema è quello della razionalità e dell’ambigua indifferenza ai sentimenti contrapposte al tradizionalismo morale e religioso. Nel frattempo, gli alieni riescono ad aggirare il tentativo di essere intercettati sulla riforma della legge elettorale - trasformata nell’ennesima ‘trappola plebiscitaria’ - e precipitano nella fitta foresta delle ‘primarie di coalizione’. Alfano si incarica di ritrovarli, per evitare che gli invasori diffondano la propria visione fantascientifica della sessualità. La missione si conclude con successo, ma non placa i continui attacchi da parte degli alieni, pronti a destabilizzare l’umanità con i loro propositi di libero amore e famiglie ‘di fatto’. Alla fine, sarà lo stesso Casini a dirimere ogni contrasto con un ultimo responso definitivo: “Non siamo noi che ci comportiamo da razzisti, sono gli extraterrestri a essere tutti palesemente gay. E sospetto che tifino pure per la Lazio”. La sconvolgente dichiarazione pone fine alla complessa disputa teologica tra ambiguità razionalista e religiosità astratta, dimostrando l'evidente fondamentalismo confessionale della seconda.

Dal ‘Polo’ al ‘Partito dell’Italia’ passando per il Popolo della Libertà
Nel 1994, con la nascita del ‘Polo delle Libertà’, Silvio Berlusconi, talentuoso inventore di Partiti dai ‘predellini’ di autovetture parcheggiate tra la folla, ebbe per la prima volta l’occasione di produrre una prima serie fantascientifica che, di lì in poi, avrebbe diviso per sempre la critica tra ‘entusiastici’ e ‘disperati’, senza alcuna via di mezzo tra le due fazioni. Si trattava, sicuramente, della più complessa creazione ‘in vitro’ di uno schieramento politico che già conteneva in sé alcuni elementi del futuro Pdl, a cominciare dalla copertura, attraverso mezzi ed effetti speciali, di ogni fronte potenziale di difesa contro le aggressioni dei nemici (televisioni, giornali, riviste, fiction televisive su Padre Pio e Papa Giovanni XXIII). Un altro passaggio, determinante nella produzione filmica di questo genere di coalizioni politiche, è quello avvenuto con la successiva nascita del ‘Popolo delle Libertà’, il quale ha visto arricchita la presenza all’interno del proprio cast di attori provenienti dal sequel di destra ‘Alleanza Nazionale’, discreto remake dell’antico sceneggiato televisivo intitolato: ‘Movimento sociale italiano’. Il ‘Polo’ di centrodestra, tuttavia, risultava una serie a episodi già ‘adulta’ rispetto al ‘Popolo delle Libertà’, che invece si è rivelata una produzione destinata a un pubblico di elettori ormai emancipati: una sorta di ‘passo indietro’ rispetto alle smaglianti ‘balle spaziali’ della coalizione guidata dall’astronave ‘Forza Italia’. Ecco perché, a un certo punto, Silvio Berlusconi giudicò maturo il momento per lanciare una nuova serie televisiva di sicuro successo e con un nome alquanto altisonante: ‘Partito dell’Italia’. Dotata di un cast ricchissimo, la nuova produzione narra le vicende del principale Partito dei moderati il quale, a seguito di una lunga catena di esplosioni, si stacca dall’orbita terrestre e comincia a vagare nello spazio insieme a tutti coloro che lo popolano. Il soggetto rappresenta senza dubbio il chiaro tentativo di replicare il successo di un fortunato sceneggiato a puntate degli anni ’50: la rassicurante e, a tratti, divertente ‘Democrazia Cristiana’, un sequel interamente basato sull’idea di spazio in quanto ultima frontiera e luogo di incontro con razze e mondi sconosciuti. Il ‘Partito dell’Italia’ presenterà anch’esso, senza dubbio, una serie di banali errori scientifici: stelle scambiate per asteroidi, il Partito che viaggia nello spazio in spregio a qualunque legge fisica, i ‘parsec’ utilizzati come unità di misura della velocità nel cosmo. Tuttavia, tali palesi contraddizioni non ne diminuiranno l’indubbio fascino di eterno viaggio dell’umanità verso l’infinito.


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
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