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27 Aprile 2024

Le proteste di Bologna

di Maria Elena Gottarelli
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Dopo due anni di pandemia, una guerra catastrofica alle porte d’Europa, il ritorno dell’inflazione e del carovita, le acque sembrano ormai agitarsi nell’opinione pubblica, soprattutto in quella giovanile, di fronte alla crescente malafede della nostra classe politica sempre più composta da ‘Pierini’ dispettosi e incompetenti

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Momenti di alta tensione nei giorni scorsi nel centro di Bologna, tra le forze dell’ordine e il corteo di protesta indetto dal Collettivo universitario autonomo. Un centinaio di giovani studenti e attivisti, nel tardo pomeriggio dell’8 dicembre scorso, sono partiti da piazza Verdi per protestare contro il ‘carovita’, la guerra e contro l’abolizione del reddito di cittadinanza. “It’s time to fight”: letteralmente, "è tempo di combattere". Questo lo slogan principale per un percorso non concordato con le forze di pubblica sicurezza, in cui si sono alternati momenti di passeggiata ad altri di corsa al grido: “Indovina dove andiamo”. Vicoli e vicoletti imboccati all’improvviso, scatti e cambi di direzione, fino al primo scontro in via San Vitale, dove un agente ha tentato di bloccare il corteo afferrando il carrello del supermercato spinto dalla prima linea degli attivisti. Nessun manganello, ma spintoni e scontri a mani nude. Poi, il secondo episodio una volta imboccata via Mascarella, punto d’arrivo finale del corteo, perché proprio qui, nel 1977, l’attivista di Lotta Continua, Francesco Lorusso, fu ucciso da un carabiniere durante degli scontri. Stessa dinamica: rincorsa degli studenti, un primo contatto, ritirata degli agenti, finché uno di loro non si è lanciato contro il corteo e i tafferugli sono ripresi. All’indomani dell’episodio, conclusosi con l’occupazione del cortile di via Zamboni 36 dal collettivo Cua, la denuncia di diversi accessi in pronto soccorso - oltre 15 ci hanno fatto sapere gli attivisti - traumi alla schiena, al collo, colpi di frusta e decine di giorni di prognosi (per vedere il video della manifestazione cliccare QUI).

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