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26 Aprile 2024

La nuova Barbie ora è come noi (tutte)

di Marta De Luca
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La nuova Barbie ora è come noi (tutte)

Una vera e propria rivoluzione quella della Mattel: finalmente la Fashion Doll che ha 'formato' le paranoie di oltre dieci lustri di generazioni di bambine, si conforma al genere femminile reale rappresentandolo in tutte le sue tipologie

Quattro tipi di silhouette (l’originale e tre nuove), sette tonalità di carnagione, 22 colori degli occhi, 24 acconciature: la Barbie cambia forma rappresentandoci, finalmente, un po' tutte. Finita l'era dello stile top model e delle principesse Disney, finalmente quella che come ha affermato Richard Dickson, Presidente e Chief Operating Officer di Mattel "ha rappresentato un’icona di cultura globale e una fonte d’ispirazione e immaginazione per milioni di bambine in tutto il mondo” – chissà se si ascoltava mentre pronunciava il concetto? – diventa un'icona raggiungibile.
I responsabili del marketing le hanno battezzate "Le nuove Barbie Fashionistas 2016" e hanno annunciato al mondo “Siamo entusiasti di cambiare letteralmente il volto del brand, queste nuove bambole rappresentano una linea che riflette maggiormente il mondo che le bambine vedono intorno a loro, grazie alla varietà di silhouette, di tonalità della carnagione e di stili e ciò permette ad ogni bambina di trovare una bambola che la rappresenti.”
Vero ravvedimento o puro opportunismo? Questo non ci è dato di saperlo. Perché nel mondo delle vendite Mattel quello che ha contato in questi 50 anni è stata l'ispirazione a 180 tipologie di carriere e gli innumerevoli cambi d’outifit e di accessori. Loro la chiamano moda, ma per anni hanno imposto un modello di donna inesistente sia esteticamente che idealmente (sempre sorridente, ricca e affiancata da un muscolosissimo boy altrettanto artificioso) innescando meccanismi psicologici perversi nelle giovani menti. La metamorfosi, in verità, ha avuto inizio l'anno scorso quando Barbie aveva ampliato la linea con l’aggiunta di 23 bambole con nuove tonalità di carnagione, nuove tinte di capelli e con le caviglie flessibili per poter scendere dai tacchi e indossare scarpe basse. Ma il passaggio dalla taglia 40 alla 48, dalla 'stangona' alla piccoletta, è un'evoluzione totalmente inaspettata. Anche se, a pensarci bene, potrebbe essere l'effetto innescato dalla battaglia delle dive di Hollywood che proprio in quest'ultimo anno hanno cominciato a dire basta a chirurgia plastica e diete mandando metaforicamente a quel Paese la Barbie della loro infanzia.barbie_2016collection2.jpg


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