Intervista al giovane editore emergente che ha avuto il coraggio di risvegliare un genere letterario che sembrava in palese contrasto con la modernità tecnologica contemporanea
Il risveglio dell’editoria ritenuta di ‘nicchia’ è iniziato. Sta avvenendo a tutte le latitudini del globo. Gli psicologi affermano che ciò è dovuto alla nuova "aria risorgimentale" dello spirito umano. E i giovani stanno scoprendo la ‘parola’ che fa riflettere, mescolandola profondamente all’immagine: una specie di comunicazione che, partendo dalle emoticon di internet attraverso gli iPad, si esprime nella parola, l’antica parola ideata dai nostri antenati, che racchiude i significati e i significanti della nostra emotività. Molte case editrici avevano abbandonato l’impresa di pubblicare solo e unicamente poesia; altre hanno tentato di rimanere sul mercato; altre ancora hanno diversificato il prodotto, nonostante il mercato librario risultasse quasi inesistente. L’editore storico di poesia ‘Crocetti’ fu il primo a denunciare il calo delle vendite, in questo settore. Ed è anche vero che la dispersione sui blog di molta poesia, ritenuta dagli intenditori “spazzatura”, ha cominciato a essere letta e pubblicata su blog letterari e in altri spazi online, distraendo la comprensione della vera poesia. Tuttavia, si trattava, comunque, di una fruizione di ‘nicchia’, dovuta a chi, per fortuna, della poesia non conosceva neanche la strada di casa. Ecco perciò sorgere dall’interno la necessità di superare la logica dei numeri, per respirare e abbracciare la vera poesia: la parola che genera immagini ed emozioni. 'Interno Poesia' è la soddisfazione del lettore emotivamente preparato alla lettura della poesia più autentica. Il giovane Andrea Cati è il realizzatore di questo sogno, di questa aspettativa editoriale. La sua casa editrice, ‘Interno Poesia’, in pochi anni, è riuscita a pubblicare giovani autori, poeti noti e alcuni classici, tra cui Giacomo Leopardi, Antonia Pozzi ed Emily Dickinson. Tutto questo è dovuto al rinnovato interesse alla poesia dei lettori di oggi. Questa nostra concisa inchiesta, non potendo ospitare in poco spazio diverse opinioni, ha fatto sì che ascoltassimo la voce di chi ha ottenuto più successo di vendita e critica presso la fiera romana del libro ‘Più Libri, Più Liberi’ 2019, svoltasi in questi giorni alla ‘Nuvola’ di Fuksas, all’Eur. Raccogliere l’esperienza di Andrea Cati, ideatore di ‘Interno Poesia’, è stato perciò il pretesto per analizzare questioni, introdurre discussioni e avviare riflessioni. La poesia non è più un comparto editoriale di ‘nicchia’: questa le conclusione che abbiamo potuto trarre con sicura soddisfazione.
Andrea Cati, tu sei l’ideatore e fondatore di ‘Interno Poesia’, blog e marchio editoriale solo ed esclusivamente per la poesia: cosa ti ha portato alla scelta di diventare editore?
”Dal blog ‘Interno Poesia’, che nacque nell’aprile del 2014 a Bologna, partì la mia richiesta indirizzata ad alcuni amici poeti che stimavo. Era una richiesta di aiuto nella scelta dei testi da pubblicare quotidianamente, offrendo la possibilità di avere sul sito uno spazio settimanale dedicato alla pubblicazione di un testo edito o inedito di propria composizione. I primi ad arrivare furono Valerio Grutt, Franca Mancinelli e Giovanna Rosadini. Nel corso del tempo, si sono aggiunti altri collaboratori: poeti, critici letterari e traduttori. Poi, gli ultimi arrivati in ordine di tempo, come Andrea Sirotti e Giorgia Sensi, entrambi professionisti dell’editoria di poesia anglofona. Così nacque, nel settembre del 2016, la casa editrice ‘Interno Poesia’, due anni dopo il blog. Più che finalità, ‘Interno Poesia’ ha mantenuto sempre una tendenza: selezionare poeti editi e inediti, italiani e stranieri, contemporanei e del passato, seguendo il gusto personale di ogni membro della redazione in totale indipendenza, con la sola voglia di offrire quello che per noi è degno di essere letto. ‘Interno Poesia’ guarda tutto il mondo della poesia, vuole far conoscere le molteplici polifonie linguistiche, estetiche e mediatiche, che vivono o hanno vissuto intorno e dentro alla poesia”.
Quali prospettive e quali difficoltà hai affrontato?
”Le prospettive e le difficoltà erano e sono le speranze e le paure, i dati positivi e le fragilità strutturali di un mondo, quale è quello della poesia, piccolo, ma molto attivo, in continuo fermento, in cui la gioia di scoprire un nuovo autore si scontra con la difficoltà di trovare una platea di lettori disponibile a leggere e acquistare i libri pubblicati. Fino a oggi, però, i risultati sono stati confortanti e di crescita costante, tanto che, a partire da novembre 2018, ‘Interno Poesia’ è entrata nella distribuzione di ‘Messaggerie Libri’, il principale player per la distribuzione organizzata di libri in Italia. I quattro libri che hanno ottenuto maggiori riscontri, in termini di consenso e di vendite, sono: ‘Mia vita cara’ di Antonia Pozzi (2019); ‘Le parole accanto’ di Michela Zanarella (2017); ‘Coppie minime’ di Giulia Martini (2018); ‘Salutarsi dagli aerei’ di Alessandro Burbank (2018)”.
Un bilancio di ‘Più Libri Più Liberi’ 2019 e qualche anticipazione per il 2020?
”La partecipazione alle fiere dei libri, per un editore è un fattore importante, così come lo è l’organizzazione di presentazioni del libro e la partecipazione alle fiere di settore. L’anno scorso siamo stati con un nostro stand al ‘Book Pride’ di Milano e al ‘Salone del Libro’ di Torino, conseguendo, in entrambi i casi, buoni riscontri in termini di pubblico e di vendite. Quest’anno abbiamo avuto un incredibile successo a ‘Più Libri, Più Liberi’ 2019. Anticipazioni per il 2020? Lascio la sorpresa da scoprire, insieme a tutti i miei poeti”.
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