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19 Aprile 2024

Libri al centro della vita quotidiana

di Carla De Leo - cdeleo@periodicoitalianomagazine.it
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Libri al centro della vita quotidiana

Il nome della manifestazione libraria che per una settimana, dal 7 al 13 aprile, ha occupato il terzo piano del centro commerciale ‘Cinecittàdue’ a Roma, non è stato una scelta casuale. Come ci ha spiegato il Direttore editoriale, Roberto Ippolito, lo scopo del titolo della rassegna era quello di ‘richiamare’ la centralità del libro, riportandolo a una ‘dimensione quotidiana’. Al centro, quindi, della vita di tutti i giorni. E non uno ‘spazio’ esclusivo e riservato a una ristretta èlite di ‘letterati’. Quale luogo migliore, allora, se non un centro commerciale, pullulante di vita e di persone alle prese con le loro faccende quotidiane? Un tentativo di sensibilizzare e invogliare alla lettura un ‘possibile’ e variegato pubblico, a cui la letteratura ha ‘finalmente’ schiuso le sue porte. “Occorre ampliare la cerchia dei destinatari”, spiega Ippolito, “Soprattutto in questo particolare periodo in cui, in Italia, sia le vendite dei libri che il numero di lettori sono diminuiti drasticamente”.
Tra le varie ‘sollecitazioni’ a cui voleva dare adito l’iniziativa con la scelta di questa insolita location, si inserisce anche la promozione della cultura in ‘luoghi difficili’. Ovvero, in quei territori e in quei quartieri periferici che, proprio a causa della loro posizione, vengono spesso esclusi dall’organizzazione di eventi culturali.  Non è possibile tracciare delle statistiche in merito, ma sicuramente l’esperienza di ‘Libri al centro’ può rappresentare un modello replicabile. Considerando, infatti, l’andamento della settimana di programmazione editoriale, che ha visto una partecipazione e un’adesione al progetto “Molto al di là dei nostri già ottimistici pronostici” – afferma sempre Roberto Ippolito –,  viene da pensare che, a volte, sarebbe sufficiente ‘adottare’ una mentalità differente e meno ‘snob’ nei confronti di ciò che chiamiamo ‘cultura’ e che consideriamo ‘ad uso e consumo’ di pochi eletti.

In linea con questo ragionamento e con il tentativo di ‘impregnare’ gli interlocutori della nostra grande tradizione letteraria e della sua storia, si pone anche un’altra iniziativa ‘dentro l’iniziativa’ della rassegna: il tragitto ‘obbligato’, che si deve necessariamente percorrere per giungere allo spazio adibito alla presentazione delle novità editoriali, è stato utilizzato ‘astutamente’. Ha ospitato, infatti, la mostra fotografica "Vita da Strega" dell’Archivio Riccardi, curata da MaurizioRiccardi e Giovanni Currado, che ha raccontato la storia del maggiore premio letterario italiano. E grazie agli scatti del maestro Riccardi è stato possibile fruire di momenti unici dei ‘grandi’ della letteratura del nostro novecento: Pier Paolo Pasolini mentre vota; Alberto Moravia che, seduto ad un tavolo in ‘dolce compagnia’, assume un atteggiamento ‘indifferente’ davanti all’obiettivo; E ancora, Umberto Eco o Giangiacomo Feltrinelli mentre stringono mani ed elargiscono sorrisi. 

La manifestazione ha visto alternarsi ai microfoni, con la conduzione di Ippolito, anche Oliviero Beha,Gino Castaldo, Paolo Di Paolo, Fede e Tinto, Chiara Gamberale, Alessia Gazzola, Nicola Gratteri, MarcoLodoli, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Antonio Nicaso, Stefano Polacchi, Sergio Rizzo, GiuseppinaTorregrossa, Marco Travaglio. Alcune letture sono state affidate alle attrici Ilaria Parisella e StefaniaBlandeburgo.

Una settimana speciale e intensa che da oggi è possibile rivedere anche sul canale youtube di "Libri al centro" dove sono stati pubblicati i video degli incontri con gliautori: https://www.youtube.com/channel/UCFfR8uEd_jXelZyaPVS75oQ

Libri_al_centro_Ippolito.jpgRoberto Ippolito, direttore editoriale di "Libri al centro", ha conosciuto un nuovo successo con "Ignoranti", pubblicato da Chiarelettere, dopo i bestseller "Evasori" e "Il Bel Paese maltrattato", entrambi editi da Bompiani. E’ organizzatore culturale e giornalista. Dal 2010 dirige il festival di Ragusa "A tutto volume". Ha curato a lungo l'economia per il quotidiano "La Stampa". E' stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.


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