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10 Ottobre 2024

Quando il cuore di Anna divenne quello di tutti gli italiani

di Fabrizio Federici
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Quando il cuore di Anna divenne quello di tutti gli italiani

A Furore, in provincia di Salerno, lungo la costiera amalfitana, sino a fine luglio la nuova edizione della rassegna cinematografica ‘Schermi d'Arte’, quest’anno dedicata alla nostra indimenticabile ‘Nannarella’

Dopo la prima edizione, dedicata a una retrospettiva di alcune delle principali interpretazioni cinematografiche di Massimo Ranieri, la rassegna cinematografica ‘Furore, Schermi d’Arte’ è tornata quest’anno nel magico scenario di Furore (Salerno), il piccolo borgo marittimo che sin dal 1997, come tutto il resto della costiera amalfitana, è divenuto ‘Patrimonio mondiale Unesco dell'umanità’. In queste calde domeniche di luglio, la rassegna, ideata e diretta dal giornalista della Rai Paolo Spirito e organizzata dal Comune e dalla ‘Pro Loco’ di Furore, vuol rendere omaggio all’arte di Anna Magnani in occasione del 60° anniversario del premio Oscar conferitole per la sua magistrale interpretazione a fianco di Burt Lancaster ne ‘La rosa tatuata’ di Daniel Mann (1956). Domenica 24 luglio, in occasione dell’inaugurazione del nuovo ‘Centro polifunzionale’ del Comune dedicato alla memoria dell'attrice, sarà presentato il libro di Matteo Persica ‘Anna Magnani: biografia di una donna’ (edito da Odoya) e proiettato il documentario ‘La guerra dei vulcani’ di Francesco Patierno (Italia, 2011), il singolare film prodotto da Cinecittà-Istituto Luce e Rai Cinema che ricostruisce quel momento del 1949-'50 in cui la Magnani si ritrovò impegnata a girare ‘Vulcano’ col regista tedesco, naturalizzato americano, William Mieterle, mentre Ingrid Bergman si presentò sul set del rosselliniano ‘Stromboli’: le 2 ‘grandissime’ si ritrovarono così ‘rivali’ sia in campo professionale, sia in quello affettivo, per la loro comune passione per Roberto Rossellini. Per esser stata set di vari ‘cult-movie’ del regista di ‘Roma città aperta’, la costiera amalfitana fu definita dai critici dei celebri ‘Cahiers du cinéma’ (il periodico ‘voce’ della storica ‘Nouvelle vague’ francese) addirittura “regione rosselliniana”, ma in tutto il territorio, da Vietri sul Mare a Positano, il cinema ha spesso ambientato molte delle sue migliori realizzazioni, alcune delle quali saranno riproposte proprio nel festival di quest’anno. Come, per esempio, ‘Viaggio in Italia’, sempre di Roberto Rossellini (1953): la vicenda di una coppia in crisi che ritrova se stessa viaggiando fra Napoli e Positano, immergendosi tra Storia, archeologia e senso della vita. O ‘Leoni al sole’ di Vittorio Caprioli del 1961, un ritratto tra l'ironico e l'amaro dell'Italia del ‘boom’ colta durante le vacanze estive. Nel 2000, vide la luce il progetto ‘Costa Diva-Le vie del cinema’, voluto dall’allora presidente della Comunità montana amalfitana, Raffaele Ferraioli, per rilanciare turisticamente l'intera area partendo dalla ‘settima arte’. Ecco perchè, anni dopo, il collega Paolo Spirito ha accolto positivamente l’idea dello stesso Ferraioli, divenuto sindaco di Furore, di programmare una piccola ma interessante rassegna cinematografica e letteraria, che facesse riscoprire questi luoghi, soprattutto ai più giovani.

 

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La rassegna cinematografica ‘Schermi d’Arte’ è tornata quest’anno nel magico scenario di Furore (Salerno)

 

 

 


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