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28 Aprile 2024

Viterbo ha voluto rivivere l'assedio di Federico II di Svevia

di Valentina Ughetto
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Viterbo ha voluto rivivere l'assedio di Federico II di Svevia

La festa medievale tenutasi nel capoluogo laziale all’inizio dell’estate, ci ha riportato nell’Italia dei primi ‘comuni liberi’ ricordandoci la grande battaglia campale del 1243, in cui i Guelfi viterbesi tennero testa ai Ghibellini guidati dall’imperatore: un episodio poco noto del nostro Medioevo
 
'Ludika', la festa medievale tenutasi nel cuore di Viterbo, quest’anno ha avuto il merito di aver rievocato un episodio poco noto agli appasionati di turismo storico: ha ricostruito l’atmosfera dell'assedio di Federico II di Svevia del 1243. Nobildonne e semplici dame, prìncipi e mendicanti, uomini in arme e inquisitori, mastri artigiani e saltimbanchi hanno infatti accolto il pubblico coinvolgendolo nella suggestiva atmosfera del XIII secolo, con giochi di piazza, spettacoli teatrali, schermaglie tra contendenti, sfilate e altre attività che hanno trasformato il quartiere San Pellegrino in uno splendido 'archeoparco' medievale. Luogo di grande bellezza, Viterbo è una città che conserva tutto il suo fascino ed è testimonianza di una delle più importanti strutture urbanistiche medievali in Europa (le ‘Mura Urbiche’), che oggi costituiscono un patrimonio artistico dMura_Urbiche.jpgi notevole rilevanza. Viterbo ha voluto dunque rivivere la propria identità, nel contesto di un circuito di valorizzazione storica di grande prestigio, divenendo ancora una volta un riferimento del turismo culturale. Il festival è stato anche un’occasione per celebrare e accrescere l’immagine dei comuni italiani a forte identità medievale quali destinazioni eccellenti di turismo storico e, per l’appunto, rievocativo. Il medioevo è considerato l’epoca d’oro di Viterbo, in cui visse un periodo di grande magnificenza grazie alla sua posizione favorevole lungo la via Francigena, lo storico itinerario dei pellegrinaggi verso Roma, soprattutto grazie al fatto di essere stata a lungo sede papale e, quindi, di tutta la corte pontificia. Durante il Medioevo, la città si strutturò dal punto di vista urbanistico, con quel tessuto ancora oggi ben riconoscibile. Inoltre, Viterbo è la testimonianza dei primi comuni italiani, anche se il primo vero ‘comune libero’ della Storia d’Italia fu quello di Bergamo, nel 1098. Tuttavia, le ‘Mura Urbiche’ di Viterbo risalgono alla stessa espoca (1095) e presentano, ancora oggi, austere torri e sontuosi palazzi, espressione della potenza delle nobili famiglie all’epoca della lotta per le investiture e dei ‘vescovi-conti’.
 
L_assedio_di Viterbo_del_1243.jpg


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