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17 Settembre 2025

Maria Mazzone: "Produrre olio extravergine d'oliva è un'arte"

di Elisabetta Lattanzi
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Maria Mazzone: "Produrre olio extravergine d'oliva è un'arte"

Da quattro generazioni, questa famiglia di frantoiani porta avanti una produzione divenuta un ‘faro’ in tutta Europa, per il rispetto delle tradizioni e il valore del loro lavoro fatto con amore verso la natura

L’olio extra vergine d’oliva è una delle eccellenze agroalimentari italiane. Nei nostri supermercati troviamo olii di tutti i tipi, molti non italiani. Talora è difficile sapersi districare tra le varie etichette. La prima cosa da controllare è la sigla 'Evo', acronimo che sta per “olio extravergine d’oliva”: il prodotto per eccellenza che si ottiene dall’estrazione delle olive senza l’uso di agenti chimici. Altra dicitura da leggere è: “Ottenuto da olive italiane al 100%”. A quel punto, siamo sicuri che quell’olio è frutto di olive coltivate in Italia e imbottigliato nei frantoi italiani, oltre all’amore e alla passione di persone che da generazioni portano avanti quest’arte. A tal proposito, abbiamo avuto il piacere di conoscere, durante la manifestazione Vinoforum 2025, svoltasi dall’8 al 14 settembre 2025 in Roma, con il patrocinio del ministero dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste e del ministero della Cultura, l’azienda Mazzone, che si trova a Ruvo di Puglia (Ba): una famiglia di frantoiani dal 1920. Nello stand dedicato agli olii, la signora Maria Mazzone ci ha fatto degustare il suo olio 'Evo' e da lì è nata quest’intervista.

Maria Mazzone, le bambine da piccole sognano la televisione, il cinema, la moda: lei cosa avrebbe voluto fare da grande?
“Esattamente questo, portare avanti l’azienda di famiglia e far assaggiare a tutti il nostro olio ‘Evo’, i taralli, le orecchiette con le cime di rapa, le conserve. Tutto il nostro mondo che gira intorno ai nostri bellissimi uliveti”.
 
E’ un lavoro che le occupa molte ore al giorno?
“Quando si svolge un lavoro che si ama, le giornate volano. Inoltre, lavoro insieme a mio marito e alle persone a me care, perciò c’è sempre aria di famiglia e di affetto”.

Qual è il vostro segreto per un olio così premiato?
“La raccolta manuale; la bassa temperatura durante la lavorazione, (sotto i 27°); i tempi calcolati al millesimo, limitando al minimo il contatto con l’ossigeno”.

QuaManifesto_6x3.jpgli sono le caratteristiche principali del vostro olio ottenuto da olive di coratina, che hanno il loro habitat ideale proprio in Puglia?
“Ha un gusto unico, deciso, persistente, grazie al sole e al mare che gli conferiscono un sapore distintivo, a tratti pungente, con un profumo forte di erbe tipiche del Tavoliere. Le sapienti tecniche agronomiche, le caratteristiche del terreno e del microclima, l’etica della sostenibilità e un attento processo produttivo conferiscono al nostro olio la sua ricchezza e autenticità. Inoltre, il passaggio diretto dal produttore al consumatore, senza intermediari, garantisce la qualità e il giusto prezzo, in un mercato concorrenziale dove bisogna fare i conti con gli oli a basso prezzo prodotti nell’Ue”.
 
Come fate con la gestione dei figli quando dovete partecipare a fiere o eventi?
“Quando le scuole sono chiuse vogliono venire con noi; si sentono parte del nostro progetto e per loro è importante viaggiare all’estero e confrontarsi con ciò che accade nel mondo”.
 
Oltre al classico olio ‘Evo’ producete anche oli aromatizzati?
“Sì: al limone, all’arancio, al peperoncino, all’aglio, al rosmarino e al basilico. Sono oli che si possono usare per delle semplici bruschette, con le carni arrostite, i pesci crudi o cotti, le insalate, le macedonie di frutta, la verdura e gelati: sperimentare per credere”.
 
Come avviene l’aromatizzazione?
“Non usiamo prodotti chimici o essenze, né additivi o coloranti, ma esclusivamente prodotti naturali”.

Voi organizzate anche giornate con visite presso la vostra azienda?
“Sì: è possibile telefonare e prenotare. Consiglio a tutti una passeggiata rigenerante tra gli ulivi, per vedere come è fatto il frantoio, le macine in granito che rompono delicatamente le olive e conoscere tutto il processo che porta alla fase finale: quella dell’estrazione a freddo, dove l’olio si separa dall’acqua e dalla sansa (bucce e residui della polpa, ndr). Vi aspettiamo”!

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Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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