La Rappresentante speciale del Segretario Generale dell’Onu per i bambini nei conflitti armati ha tenuto un’allarmata e toccante ‘lectio magistralis’ con l’Universities Network for Children in Armed Conflict presso la biblioteca della Camera dei deputati, introducendo la cerimonia di premiazione della seconda edizione dell’Unetchac International Award 2022

Alla luce dei drammatici eventi in Ucraina e in tutte quelle aree del mondo in cui persistono i conflitti, proteggere i bambini che ne sono vittime, oggi più che mai è una priorità della comunità internazionale. Per tale motivo, l’Universities Network For Children in Armed Conflict (Unetchac), in collaborazione con l'istituto di Studi politici San Pio V ha organizzato una conferenza alla Camera dei deputati, in cui si è tenuta una ‘lectio magistralis’ di Virginia Gamba, la Rappresentante speciale del Segretario Generale dell’Onu per i bambini nei conflitti armati. Un dibattito tenutosi lo scorso 24 novembre presso la sala del Refettorio della biblioteca della Camera di Palazzo San Macuto in Roma, finalizzato ad avviare la strada per un’azione multilaterale internazionale che traduca le proposte in azioni concrete, per una protezione giuridica effettiva di questi minori. Secondo quanto già rilevato proprio da Virginia Gamba al Terzo comitato dell'Assemblea generale nella ‘Discussione sulla promozione e protezione dei diritti dei bambini’, “nel 2021, le Nazioni Unite hanno verificato quasi 24 mila gravi violazioni commesse contro i bambini. Le violazioni con il numero più elevato di casi verificatisi sono state l'uccisione e la mutilazione, il reclutamento e l'uso dei minori, seguiti dal diniego all'accesso umanitario e dal rapimento. Il rapimento di ragazze risulta sorprendentemente in aumento del 40% rispetto all'anno precedente. I dati raccolti attraverso il meccanismo di monitoraggio e segnalazione continuano a mostrare che i ragazzi e le ragazze sono colpiti in modo diverso da gravi violazioni”. Si tratta di dati raccolti solo nella prima metà del 2021, che confermano come queste tendenze continuino.
L’evento di Palazzo San Macuto ha visto il coinvolgimento di rappresentanti della politica italiana e del mondo accademico, i quali si sono interrogati su come prevenire e contrastare le violenze e gli abusi che continuano a colpire i minori. Hanno partecipato, tra gli altri, Laura Guercio, coordinatrice dell’Universities Network for Children in Armed Conflict; i parlamentari Giorgio Fede, Giorgia Latini e Bruno Tabacci (già sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri del Governo Draghi); Paolo De Nardis, presidente dell’istituto di Studi politici ‘San Pio V’. Il convegno si è in seguito concluso con la cerimonia di premiazione dell’Universities Network Award 2022, che ha visto il riconoscimento di quelle personalità che si sono distinte nei diverse settori nella protezione dei minori in conflitto: Paolina Massida, Principal Counsel at the Indipendent Office of Public Cousel for Victims (Opcv) presso la Corte penale internazionale; Nicolò Govoni, presidente e direttore esecutivo dell’associazione ‘Still I Rose’; il Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) nella persona della vicepresidente, dottoressa Silvia Salis.
L'Universities Network For Children in Armed Conflict continua a lavorare, in Italia e nel resto del mondo, con oltre 50 Università e Istituti di ricerca con il supporto del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, nello sviluppo di attività di ricerca che coinvolgono accademici ed esperti internazionali, nella promozione della formazione (settimane accademiche, cicli di convegni, conferenze, master e seminari che hanno coinvolto anche studenti da warzone, ndr) e nell'organizzazione di eventi artistici e culturali, per continuare a sensibilizzare le istituzioni e la società civile, promuovendo azioni concrete.