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20 Aprile 2024

Phishing e cybercrime: attenzione alle finte e-mail per conto dell'Agenzia delle entrate

di Raffaella Ugolini
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Phishing e cybercrime: attenzione alle finte e-mail per conto dell'Agenzia delle entrate

Il 2 marzo 2017, l’Agenzia delle entrate ha inoltrato un comunicato stampa per mettere in guardia i contribuenti su una nuova diffusione di finte e-mail per conto del fisco, in cui si ‘avvisa’ di non aprire gli allegati e cestinare tutto: si tratta di un tentativo di truffa digitale ai danni dei contribuenti

Il testo della nota stampa ufficiale, che linkiamo qui di seguito (cliccare QUI), descrive sinteticamente che stanno pervenendo in questi giorni segnalazioni da parte di alcuni cittadini che hanno ricevuto e-mail di 'phishing' nella propria casella di posta elettronica, in apparenza inviate da uffici dell’Agenzia delle Entrate, contenenti riferimenti a numeri telefonici reali. Non è la prima volta  che questo tentativo di truffa viene segnalato dall’Ade, visto che già nel mese di giugno 2016 era circolata una e-mail analoga. Per i non addetti, il phishing è un tipo di truffa eseguita sulla rete internet attraverso la quale si cerca di frodare la vittima inducendola a fornire informazioni personali, dati finanziari, accesso ai conti correnti on line, numero delle carte di credito o password, fingendosi un ente affidabile o istituzionale in una comunicazione digitale. Nelle lettere che attualmente si stanno diramando viene annunciato un falso debito con il dipartimento finanziario per il “quarto trimestre 2016” e viene informato che, in caso di mancata estinzione dell’indebitamento, si provvederà al prelievo su conto corrente personale delle somme a debito. Il testo della e-mail è verosimilmente sempre lo stesso, che riportiamo di seguito, con i colori classici e i riferimenti dell’Agenzia sullo sfondo. In realtà, è tutto costruito ad arte per abbindolare il contribuente malcapitato.

“Egregio contribuente,

ci affrettiamo a comunicare che per il 4° trimestre 2016 Lei ha indebitamento con dipartimento finanziario. In caso di mancata liquidazione di debito entro una settimana dopo il ricevimento di avviso saremo costretti a rinviare la causa all’ufficiale giudiziario e compilare la causa di riscossione dei fondi dal Suo conto corrente. Il numero del Suo atto №IT69119495 allegato nella comunicazione”.

La mail, ovviamente, è un falso e non arriva da un indirizzo ufficiale, ma da un mittente contraffatto. L’Agenzia delle entrate, infatti, non invia e-mail con richieste di saldo, ma il canale di comunicazione rimane sempre e solo quello ufficiale, via raccomandata e/o Posta elettronica certificata, se si tratta di professionisti abilitati. Per chiarire ogni dubbio ai contribuenti, attraverso il comunicato stampa l’Agenzia precisa che non si tratta di comunicazioni ufficiali e di essere totalmente estranea alle stesse. Invita, inoltre, a ‘non cliccare’ assolutamente sui link di collegamento, a non aprire gli allegati e a cestinare prontamente la comunicazione elettronica ricevuta, non tenendo conto delle richieste iscritte, in quanto si tratta di cybercrime e phishing informatico.

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