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6 Maggio 2024

Contro corrente, avanziamo senza paura

di Francesca Buffo
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Contro corrente, avanziamo senza paura

La crisi permane in tutti i settori. E ovunque si cercano nuove strategie per rilanciare i consumi, anche nell'editoria. I giornali non 'vendono', o meglio vendono meno di una volta. Le nuove tecnologie e i nuovi media cambiano il modo di leggere. Le campagne abbonamenti privilegiano la proposta della rivista in pdf, da sfogliare su iPad, a un costo più contenuto. Ma l'elemento prezzo non è il vantaggio primario in questo tipo di proposta. Perché la carta stampata lascia il passo ai files digitali, in un'evoluzione che trasforma gli articoli in prodotti multimediali completi di video e approfondimenti 'extra'. I grandi gruppi editoriali si stanno prodigando in una sovrapproduzione di contenuti 'full optional' per conquistare i 'nuovi' lettori, ovvero il vasto popolo degli utenti internet, abituati a navigare fra notizie, video e blog. I lettori di un nuovo 'piccolo schermo', quello del computer, dove molti passano la maggior parte del proprio tempo libero. È il momento dei grandi rilanci, animati da un vecchio slogan: "Vogliamo stupirvi con effetti speciali". Ma nella trasformazione, a nostro avviso, si è perso di vista qualcosa: il contenuto, il senso del leggere, dello scrivere, del far riflettere. Qualche settimana fa, Michele Serra, sulle pagine de Il Venerdì di Repubblica, ha scritto: "Investire nella cultura (e nell'istruzione) significa scommettere sulla possibilità delle persone, e della collettività, di alzare lo sguardo e di avere più ambizioni, più speranze, più autonomia di giudizio… Per gli italiani fare cultura, frequentarla, sostenerla, sta diventando un vero e proprio atto politico". Ed è proprio così, soprattutto per quei piccoli editori che sono tagliati fuori dai circuiti di distribuzione nelle librerie, nelle edicole, nel servizio postale. È così per giornalisti, che non riescono a scrivere ciò che va detto e scritto. Di coloro che non vedono più retribuito il proprio lavoro, perché la crisi offre a molti la scusa per dire: "Naturalmente non posso pagarti". È così per tutto un sistema che ha creato l'incertezza del domani e si fonda sulla paura di non arrivare a fine mese, di non riuscire a sopravvivere. Ma non si può vivere di paura, così come non si può vivere senza le parole, i ragionamenti, le analisi e il racconto imparziale della realtà. È con questo spirito che ci proponiamo ai lettori con le nostre riviste. A rischio di apparire sciocchi idealisti, noi abbiamo deciso di vivere SENZA PAURA, e di investire le nostre energie, la nostra professione, le nostre idee, facendo cultura e informazione. No, non vi promettiamo effetti speciali. Ed è meglio così, credeteci. Perché il compito del giornalista è quello di descrivere e raccontare i fatti senza fronzoli, senza l'artifizio di dovere 'indorare la pillola', e permettere alla collettività di avere più autonomia di giudizio. E non è poco.


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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