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15 Giugno 2025

50 sfumature d'ingenuità

di Giovanna Albi
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50 sfumature d'ingenuità

Il successo del romanzo di Erika Leonard, soprattutto in certi ambienti sociali, è spiegabile solo con l’astuzia di aver rivelato gli aspetti poco esplorati dell’ipocrisia della middle-class: in forma edulcorata, ovviamente
 
Un libro che non dev’essere letto con gli occhi dell’ideologia, pensando che esso volesse distruggere 3 secoli di battaglie femministe, di lotte e di proteste per raggiungere l’eguaglianza, ancora molto formale, tra generi. Questo romanzo è negativo per altre ragioni: la ripetitività dei termini; la sintassi da intrattenimento televisivo; le situazioni contraddittorie, che tradiscono una costruzione 'a tavolino', totalmente immaginaria, dell’erotismo borderline. La protagonista, Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana, incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario e si accorge di essere attratta irresistibilmente da lui. Ma guarda un po’: come mai la giovane commessa di una ferramenta decide di accalappiarsi un rampollo dell’alta borghesia a tutti i costi? Forse perché sogna una vita facile? Ma no, cosa andiamo pensando? Siamo proprio in malafede, evidentemente. Sia come sia, travolta dalla passione, la studentessa-lavoratrice scopre che Grey è un uomo tormentato e con gusti erotici singolari. La vicenda è abbastanza pruriginosta, all’inizio, ma con l’andare delle pagine diventa monotona: questi due stanno sempre ad annusarsi e a pensare, quasi idealmente, in quanti modi possono trarre un godimento reciproco diverso dal solito. Almeno, Carlo Verdone e Claudia Gerini di hanno fatto fare un mucchio di risate...
Un gErika_Leonard.jpgodimento, tra l’altro, molto fisico, quasi meccanico, mirante a colpire la curiosità delle generazioni più giovani, ancora sessualmente acerbe. L’effetto iniziale, peraltro, si perde subito, come quando si ascolta un successo musicale estivo che già ai primi di luglio ti ha rotto le 'scatole'. In buona sostanza, l’oggetto di questo libro, che fa parte di una trilogia – perché le 'porcate' tendono a replicarsi come i cinepanettoni – alla fine è la sessualità 'Bdsm', destinata soprattutto ad allargare il 'target' di mercato, anziché suggerire nuove soluzioni praticabili di emancipazione femminile. Purtroppo, il 'lettore medio' è uno 'zuccone' e, intorno a ciò, c’è ben poco da fare: è una delle poche cose su cui gli americani hanno sempre avuto ragione. Tuttavia, leggendolo anche sotto la 'lente' della cultura mittle-europea, sarebbe il caso di esplorare meglio il campo delle 'ideologie omologative', quello dei 'modelli imposti' da cinema, televisione e anche da un certo tipo di cultura di massa, al fine di difendere in maniera più proficua i nostri giovani durante la loro fase di crescita verso la vita adulta. Ne stiamo parlando ormai da decenni, con ministri che, nel merito, vorrebbero l’assenso dei genitori quando poi, in libreria, i nostri ragazzi trovano questa roba. Purtroppo, '50 sfumature di grigio', edito in Italia da Mondadori, è un libro 'depistante' sia per le donne, ancora oggi costrette negli angusti ambiti della sottomissione e degli atteggiamenti 'dimessi', sia per i 'maschietti', i quali vengono formati sessualmente attraverso una serie di repressioni che sfociano, quasi sempre, negli 'sfizi pornografici', oppure verso la scelta, alquanto discutibile, di fidanzatine 'sante' in pubblico, ma 'pornostar' in privato. Di affrontare il tema dei percorsi di reciprocità, in cui prendere in considerazione le distinte compatibilità tra singole persone, le loro diverse esperienze soggettive e le eventuali affinità di coppia, niente da fare: non se ne parla. Le donne continueranno a 'soffrire' per quell’egoismo maschile, che punta unicamente al godimento individuale; e sempre le donne si vedranno costrette a seguire il protocollo omologativo dei condizionamenti che subiscono sin dall’infanzia, 'autocondannandosi' a rimanere nel 'recinto' delle 'eterne Cenerentole' al servizio del 'Principe azzurro' di turno.  Per la serie: come non capire un 'tubo' di pedagogia sentimentale e dimostrarlo a tutto il mondo.
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Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
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