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21 Maggio 2024

Siamo il nostro tempo

di Iulia Greco
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Il coraggio melodico e raffinato di Ernesto Bassignano: un Maestro che ha attraversato insieme a noi gli anni della musica più autentica e vera
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Le sue canzoni sono, in fondo, delle romanze senza tempo. Vengono dalla strada, da incontri con le sirene, dal suono del silenzio e dalla paura: sono ansie e sentimento, grandi amori mai spenti. Per coloro che ancora leggono i copioni e sono capaci di ascoltare, mani nelle mani. Voci da lontano. Immagini sfocate che diventano ricordi presenti. Sono urli e bandiere per un popolo ‘al balcone’, che si è giocato l’anima e il cuore. Tutto rima alla perfezione. Tutto scorre come deve e va dove deve andare. Canzoni di un artista che molto ha dato alla musica. E che mai si arrende a dire basta. Perché sotto di lui scorre la strada e la strada lo accoglie incessante. Quello di Ernesto Bassignano è un concerto che continua da oltre cinquant’anni e, oggi, torna a noi con la delicatezza e la poesia di un tempo antico. Piccole pellicole da rivedere all’infinito. E così lasciamo al suo stesso scritErnesto_Bassignano.jpgto il compito di fare la cornice. “Siamo il nostro tempo”, ci spiega il Maestro, “mai come oggi lo siamo. Volenti o nolenti. Nel bene e nel male. Direi tranquillamente, più che nel male. O almeno, questa è la mia non esaltante sensazione di persona e artista reduce, come tutti, da anni di sottocultura, di micragna, di gente triste, di luoghi d'arte semivuoti, depressa e preoccupata. Figurarsi poi per un buontempone come me, abituato da sempre all'attivismo, alla spensieratezza, all’ironia, alla ricerca della grande arte e delle ‘good vibrations’ non solo musicali. Ebbene sì, cari amici: il vostro vecchio Ernesto ‘Bax’ Bassignano, ex ‘Bassigna’ dei ‘70 ed ex ‘Bassingher’ degli ‘80, giunto al suo 11esimo album e a una ragguardevole età volata via, perso nei ricordi delle molte vite artistiche, non può che riflettere amaramente sul tempo: sul nostro tempo. Sul nostro mestiere di vivere ogni giorno più gramo e stento, senza esaltazione e con pochi sogni, sempre più ridimensionati. Il risultato di questa riflessione”, prosegue il ‘Bassigna’, “sono 8 brani voce, piano e fisarmonica in compagnia del grande Edoardo Petretti e della grande Giovanna Famulari. Cose tanto semplici quanto raffinate e un tantino diverse dal solito ‘mood’ da scuola genovese. C'è, insomma”, conclude, “un po' di coraggio melodico e letterario in più, forse per evadere appunto dal tran tran che ci circonda. E ho detto tutto”.
E con le parole del caro amico Morgan, aggiungiamo un tocco di puntinismo: “Che grazia che hai e che precisione nello scrutare l’animo umano e trovarne una misura che è la ‘distanza di sicurezza’ tra il tuo e quello degli altri esseri umani, che vedi e riconosci così li racconti dentro il tuo, facendo in modo che quello spazio che si crea sia quello che dà la sensazione lieve e gentile e calda e calma che rassicura. C’è una lacrima ma è molto più l’abbraccio che la tua voce infonde, intelligente di un’intelligenza emotiva che sa di casa e di amicizia”.
 
Biografia
Ernesto Bassignano nasce a Roma il 4 aprile del 1946. Fa le scuole elementari, si trasferisce con la famiglia a Cuneo e lì frequenta il liceo classico. Torna nella capitale nel 1966 e abita a casa di Duilio Del Prete, che lo introduce al mondo di Brel e della canzone d’autore nell’accezione più ampia della definizione. Comincia a frequentare l’effervescente ambiente del teatro e del cabaret dell’epoca. Studia scenografia all’Accademia di Belle Arti. Conosce Gian Maria Volontè e, per tre anni, recita con il suo gruppo il ‘Teatro di Strada’ o di provocazione politica. Nel 1969 arriva anche al Folkstudio - lo storico locale nel cuore di Roma - e fonda con Giorgio Lo Cascio, Antonello Venditti e Francesco De Gregori ‘I giovani del folk’. Lavora per la direzione del Pci e comincia una serie infinita di feste de l’Unità, campagne elettorali e ogni altro tipo di spettacolo politico in tutto il Paese. Nel 1979 entra nella redazione spettacoli di ‘Paese Sera’ e fa il critico musicale fino al 1989, anno della chiusura del giornale. Pubblica alcuni libri, tra cui ‘Canzoni, pennelli, bandiere e supplì’, che poi è il riassunto delle sue infinite esperienze culturali. Lavora per Radio Rai a Via Asiago sino a che viene assunto al Gr1 nel 1991. A Radio-Uno-Rai dal 1999 al 2011, ha presentato, insieme al giornalista sportivo, Ezio Luzzi, la trasmissione di satira sociale Ho perso il trend. Dal 19 settembre 2011, Ernesto Bassignano è in onda sull'emittente radiofonica romana Radio Città Futura con la trasmissione Radio bax, nel paese degli struzzi. Nella stagione 2012-2013 conduce, sempre su Radio Città Futura, la trasmissione ‘Rodeo’ insieme con Pierluigi "Piji" Siciliani. Nella stagione 2014-2015, Bassignano torna a condurre ‘Rodeo’, sempre con Pierluigi Siciliani, sempre dal lunedì al venerdì su Radio Città Futura. Nel 2016 ripubblica, con la casa editrice Les Flâneurs Edizioni, il suo romanzo autobiografico ‘Canzoni, pennelli, bandiere e supplì’. Ernesto Bassignano è attualmente un pensionato Rai, ma non hai mai dimenticato l’amata chitarra e di incidere un disco, ogni tanto.

Ernesto Bassignano su Facebook: https://www.facebook.com/ernesto.bassignano
Interbeat:
http://www.interbeat.it/
L’Orto e-mail: lorto@mail.com
Video su Youtube: https://youtu.be/HfidPq_Z250


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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