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11 Ottobre 2024

Africa: malaria al capolinea

di Caterina Di Perri
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Africa: malaria al capolinea

La notizia è di quelle eccezionali in campo medico: il vaccino R21/Matrix-M potrà salvare tantissime vite, dato che ogni anno, in Ghana, 20 milioni di bambini muoiono a causa questa terribile parassitosi

Associare la malaria all’Africa è un triste connubio e una cruda realtà. Però, forse qualcosa sta cambiando e la malaria potrà essere sconfitta grazie a un vaccino. Questa speranza è alimentata dalle dichiarazioni della Food and Drugs Authority del Ghana. Questo Stato dell’Africa occidentale ha, infatti, approvato il primo vaccino che garantisce una copertura del 77% contro la malattia mortale. Questo vaccino, denominato R21/Matrix-M, è stato messo a punto grazie agli studi portati avanti dall’Università di Oxford. Una notizia eccezionale in campo medico, dato che potrà salvare milioni di vite: 20 milioni di bambini muoiono ogni anno in Ghana di malaria. E in tutto il continente africano si stima che siano 620 milioni le vittime complesGhana_Stato_dell_Africa_occidentale.jpgsive, di cui l’80% sono bambini di età inferiore ai 5 anni. I Paesi del continente nero più colpiti dalla “febbre della palude” sono: Nigeria, Congo, Niger e Tanzania. Ovvio che, gli studi sulla sicurezza del vaccino siano stati fatti e abbiano dato un esito positivo proprio durante la terza fase di sperimentazione.

Una corsa contro la morte
La malaria è un male che affligge tutte le popolazioni africane. Tuttavia, ha meravigliato il fatto che ci sia stata l’approvazione del vaccino prima di avere tutti gli esiti della terza e ultima fase della sperimentazione. Questa procedura ha interessato circa 5 mila bambini tra i 36 mesi e i 5 anni. Non è la prima volta che si sperimenta un vaccino contro la malaria: nell’ottobre del 2022, l’Organizzazione mondiale della Sanità aveva approvato il ‘Mosquirix’, un vaccino della GlaxoSmithKline che aveva un’efficacia molto bassa, intorno al 30%. Nel caso dell’R21/Matrix-M, invece, a metà della sperimentazione del trial clinico, su 400 bambini risultava coperto al 75%. Questo è un dato fondamentale, affinché l’Oms possa ritenere il vaccino valido e autorizzarne l’uso in tutto il mondo. La somministrazione dovrebbe prevedere tre dosi, più un booster da ripetere l’anno successivo. Uno dei fattori fondamentali nel nuovo vaccino è il ‘Matrix-M’ di Novavax: un coadiuvante composto da saponina, che fa da difesa al sistema immunitario e, allo stesso tempo, rende il vaccino più potente dal punto di vista della copertura e anche, cosa da non sottovalutare, più durevole nel tempo.

La produzione del vaccino

Anche la notizia che il vaccino sarà prodotto in Ghana è di buon auspicio. Infatti, sarà realizzato dall’azienda che produce biotecnologie farmaceutiche e lavora a stretto contatto con l’Università di Oxford, il ‘Serum Institute of India’. Questa stessa azienda si sta già impegnando nella costruzione di una fabbrica nel territorio vicino alla capitale ghanese, Accra. Essa potrà fornire, annualmente, 200 milioni di dosi del vaccino a costi modesti: circa 2 dollari a fiala. Il via libera dato dall’Autority del Ghana è stato un momento importante per i ricercatori britannici: dopo anni di studi, finalmente a Oxford esultano. Il capo della sezione ricerca dell’ateneo inglese, Adrian Hill, ha dichiarato: “Tutto ciò segna il culmine di 30 anni di ricerca sui vaccini contro la malaria a Oxford. Con la progettazione e la fornitura di un vaccino ad alta efficacia che può essere fornito su larga scala”, ha altresì aggiunto, “la nostra partnership con il Serum Institute of India è stata la chiave per il successo di una produzione su larga scala, che avrà un rapido sviluppo”. Poiché la malaria è la causa principale della mortalità infantile nel mondo, questo vaccino a basso costo potrà fare la differenza, specie tra quelle popolazioni dove, per le famiglie, è difficilissimo anche solo pensare di fare due pasti al giorno. Una speranza per l’Africa, che si potrà trasformare in salvezza per milioni di bambini.

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