Nuovo album del cantautore 'poeta del quotidiano' con annesso tuor teatrale, già iniziato con una splendida serata al Teatro comunale Verdi di Salerno, che toccherà le città di Marsala (Tp), Lonate Ceppino (Va), Padova e Pescara
C'è una voce, in Italia, che da cinquant’anni canta con la grazia dei silenzi e la forza delle parole scelte. È la voce di Mimmo Locasciulli, cantautore 'poeta del quotidiano', che oggi celebra mezzo secolo di carriera con un progetto discografico e teatrale carico di intensità e memoria: 'Dove lo sguardo si perde', pubblicato da Hobo e distribuito da Ada/Warner Music Italy, già disponibile dal 18 aprile scorso in digitale, in Cd e presto anche in vinile. Un lavoro che raccoglie dodici tra i brani più amati del suo repertorio, riorchestrati con eleganza minimale — solo pianoforte, contrabbasso e archi — impreziosito da un brano inedito, 'L’amore dov’è', già accompagnato da un videoclip disponibile su YouTube. Il titolo del progetto non è solo una suggestione poetica, ma un invito alla contemplazione, alla riflessione che attraversa le stagioni dell’anima e
della vita. “Lo sguardo si perde dove lo porta la mente, ma con il visto del cuore”, racconta Mimmo. “Il mio si è perso e diluito nella bellezza del vivere, nei colori della gioia, nelle ombre del dolore. Di tutto è rimasta una traccia, un sentiero di continuità”. La storia ha inizio nel 1975, quando l’etichetta del Folkstudio pubblica il suo primo album: 'Non rimanere là'. Da allora, Mimmo Locasciulli ha firmato venti album in studio, suonato in quasi 2500 concerti, collaborato con artisti di spicco, senza mai perdere coerenza. Nel 2024 ha ricevuto il Premio ‘Luigi Tenco’ alla carriera sul palco dell’Ariston. L’album 'Dove lo sguardo si perde' è una dichiarazione d’amore alla vita, all’arte e a quel sentimento che attraversa tutte le sue canzoni: l’amore in ogni sua forma. Il brano inedito, 'L’amore dov’è', ne è la sintesi poetica: “Nasce naturalmente”, spiega Locasciulli, “dal toc toc che bussava da dentro per uscire. Era, ed è, la mia necessità di un vivere lento… il bisogno del silenzio in mezzo a questo rumore… il cercare un angolo in un mondo diverso”. La canzone viene proposta in due versioni, una delle quali eseguita al pianoforte e voce da Mimmo insieme al Quartetto Pessoa, lo stesso che lo accompagnerà nel tour teatrale che ha de
buttato il 3 maggio 2025 dal Teatro comunale Verdi di Salerno. Le tappe successive prevedono Marsala (Tp), Lonate Ceppino (Va), Padova e Pescara, in un viaggio musicale tra i luoghi della cultura italiana. Il figlio, Matteo Locasciulli, ha curato gli arrangiamenti orchestrali e firmato con il padre la produzione artistica. L’album è stato registrato tra gli studi Hobo Recording (Roma), Alba Musique (Parigi), Dada Studios (Bruxelles) e Hen House Studios (Los Angeles), mixato da Mimmo Locasciulli e masterizzato da Tommy Bianchi (121 Decibel Studio, Firenze). I testi e le musiche sono, per lo più, di Mimmo, a eccezione di 'L’amore dov’è' (testo di Mimmo, musica di Matteo Locasciulli); 'Tutto bene' (musica di Greg Cohen) e 'Anna di Francia' (musica di Guido Elle). Al progetto hanno collaborato anche Greg Cohen (contrabbasso), Marco Quaranta, Rita Gucci, Achille Taddeo e Marco Simonacci del Quartetto Pessoa e una ricca orchestra d’archi diretta da Mark Steylaerts. Ogni nota, ogni parola, ogni silenzio di questo album e del tour che lo accompagna è una carezza al tempo, una domanda sussurrata, un invito alla meraviglia. 50 anni dopo quel primo disco, Mimmo Locasciulli continua a camminare. E ci lascia, ancora una volta, con l’unica domanda che conta davvero: l’amore dov’è? Per ascoltare l'abum su Spotify cliccare QUI E per vedere il video di 'L'amore dov'è' cliccare QUI
QUI SOPRA: MIMMO LOCASCIULLI IN UNA FOTO DI JULIA FOSTER
AL CENTRO: LA LOCANDINA DEL SUO TOUR TEATRALE
IN ALTO: IL CANTAUTORE AL PIANOFORTE IN UNO SCATTO DI FEDERICO CADDEO
IN APERTURA: LA COPERTINA DEL SUO NUOVO ALBUM