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19 Aprile 2024

Deae et Medeae

di Gaetano Massimo Macrì
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Deae et Medeae

Maria Emy Cannata è attrice ben ‘titolata’ e attrezzata e da anni va sperimentando i molteplici aspetti caratteriali attraverso i personaggi che mette in scena. In Deae et Medeae sfilano, a turno, quattro figure femminili, quattro tipologie di donne che, ognuna sulla base della differente esperienza, raccontano il proprio amore. Le musiche sono ‘in accordo’ col testo, così,  sulle note di “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin, una lei innamorata ricorda il suo amore, intenso, devoto, doloroso e indimenticabile. Segue un femminile più violento, masochista. Una donna che odia il ‘bastardo’ che l’ha denudata di qualcosa che, come lei afferma, "credevo fosse nostra”.  Si passa poi alla donna incantatrice, l’amante: “Quello che ci serve è solo il vostro seme”. Chiude la rassegna l’amore intriso di dolore, per le persone care che ormai non ci sono più. Donne ‘dee’ e ‘Medee’, innamorate di un amore puro o ciniche vendicatrici, un piccolo campionario di tipologie femminili calca la scena per concludere con un messaggio pacifico: la donna, delusa dall’uomo e dall’amore, ha imparato “l’arte di nascondere la spazzatura sotto il tappeto”. Nel complesso una messa in scena standardizzata.

Di Isabella Courier
Regia Isabella Duchanne
Con Emy Cannata, Clelia


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