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Area Riservata
26 Aprile 2024

Anselmo e Greta

di Giorgio Morino
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Anselmo e Greta

La Compagnia Dynamis decide di rielaborare una delle fiabe più note dei fratelli Grimm, Hänsel e Gretel, puntando però l’obiettivo sulla famiglia moderna e sull’assurdità di un certo tipo di routine. I protagonisti, Anselmo e Greta, sono due bambini come tanti che possiamo aver visto o conosciuto, fanno tutto quello che ci si potrebbe immaginare: giocano ai videogame, vanno a fare sport, danza classica, scuola di inglese e la domenica tutti al centro commerciale. Una routine che ha trasformato i due fanciulli in beceri pupazzi. Sullo sfondo il padre e la madre, figure distanti e ma incombenti, con i loro mille richiami e rimproveri contraddittori, personaggi deformati dalla tecnologia. A raccontarci la vicenda la prima moglie del padre di Anselmo e Greta, morta anni prima in un incidente d’auto e vero deus ex-machina della vicenda e che metterà Anselmo e sua sorella in una situazioni in cui, lontani dalla presenza asfissiante dei genitori e grazie ad un incontro neanche troppo fortuito, riscopriranno la loro vera natura. La rappresentazione scorre via piacevolmente, grazie ad un interpretazione corale della Compagnia Dynamis, che riesce a strappare più di una risata ad un  pubblico che sarà sempre parte attiva dello spettacolo, mettendolo comunque nella condizione di riflettere sulla famiglia moderna e su come tutto ciò che in teoria dovrebbe riempire la nostra vita non faccia altro che allontani sempre più da ciò che siamo veramente. In alcuni frangenti, per sottolineare l’alienazione che la routine genera in noi, alcuni sezioni della rappresentazioni risultano ‘tirate per lunghe’ (come i due bambini che ripetono i loro impegni quotidiani) con il rischio di stancare lo spettatore. Resta comunque la bontà di un messaggio proposto in maniera originale e divertente, in grado di lasciare chi osserva con più di un qualche dubbio. Divertente e riflessivo.

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Anselmo e Greta
Palco A - 9 giugno h. 23,30 - 11 giugno h. 22,00 - 12 giugno h. 20,30

Nella fiaba non ci sono i cattivi tradizionali né i buoni. Il racconto è un pretesto per raccontare un mondo capovolto. Una mappa corale, il quadro possibile di una famiglia moderna dalle parossistiche relazioni. Intrappolati nei vestiti della festa i protagonisti si muovono in dinamiche quotidiane ripetitive, mentre gli adulti si fanno sempre più assenti, sottratti al presente da distrazioni hi-tech. la paura di un bosco ideale, più simile ad un parcheggio desolato, si fa elemento vitale, passaggio rigenerante. Nel buio suoni di un eco lontana, per Anselmo e sua sorella Greta si intravede la possibilità di un incontro sorprendente.

Regia: Andrea De Magistris - Drammaturgia: Andrea De Magistris, Giovanna Vicari - Interpreti: Ilaria Bevere, Concetto Calfiore, Filippo Lilli, Dalila Rosa, Marta Vitalini - Luci: Paride Donatelli - Video: Germano Boldorini, Luca Dammicco - Testi scritti con Daniele Mitta - Compagnia Dynamis


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