Il mensile di informazione e approfondimento che
intende riunire culturalmente il nostro Paese nel pieno rispetto di tutte le sue tradizioni, vocazioni e ispirazioni ideologiche e politiche.
diretto da Vittorio Lussana
Area Riservata
26 Aprile 2024

Il Milapoletano

di Gaetano Massimo Macrì – gmacri@periodicoitalianomagazine.it Twitter @gaetanomassimom
Condividi
Il Milapoletano

Un napoletano che lascia la città del Vesuvio per andare a vivere a Milano non sarà mai un milanese, ma non sarà più considerato napoletano dai cittadini partenopei. È questa l’antipatica condizione in cui si ritrova Gianpaolo Gambi, attore e autore dello spettacolo. Il suo monologo affronta la questione con ironia: il 'napoletano' e il 'milanese' sono due entità totalmente diverse. Come, d'altronde, lo sono il 'napoletano' e il 'meridionale' in genere. Il protagonista tratteggiato da Gambi ingloba tutto il meglio e il peggio della propria terra di origine. Possiede, a convenienza, i pregi o i difetti delle sue radici. E’ l’alibi che si porta in giro, mentre vive in un nord “in cui sentirsi un po’ migliore e un po’ peggiore degli altri”. L’ironia dell’attore tocca anche il tema dell’extracomunitario, di quel razzismo che coi suoi paraocchi mette insieme, in un unico calderone, ‘terroni’ e stranieri. L’assonanza “napoletano–extracomunitario”, o “napoletano–musulmano” diventa, così, un binomio descrittivo di uno pseudogemellaggio tra popoli, uniti dal razzismo populista in salsa meneghina. Tutto questo, ovviamente, ribadiamolo, si coglie col sorriso sornione di Giampaolo Gambi, bravo a dipingere col buonumore certe tematiche attuali e, in fondo, ‘amare’.

Di e con Gianpaolo Gambi – Scritto con Alessio Tagliento

Il milapoletano
Palco B - 7 giugno h. 23,30 - 8 giugno h. 20,30 - 10 giugno h. 22,00

Un monologo comico che all’improvviso vira in un racconto intenso ed emotivo. Una storia comune a chiunque abbia lasciato la propria ‘Napoli’ e abbia trovato la sua ‘Milano’.Un pezzo di teatro fortemente emotivo che racconta una storia comune a tutti gli italiani che hanno lasciato il proprio Sud per abbracciare il generosoNord. Nuovi emigranti stanchi di  ‘lacrime amare’ e di rimpianti, una generazione di viaggiatori che scaltramente usa la propria ‘Napoli’ sia come causa dei propri pregi sia come alibi dei propri difetti.
“Amo essere un uomo del Sud perché c’è un Nord in cui sentirmi un po’ migliore e un po’ peggiore degli altri.”

Di e con Gianpaolo Gambi - Scritto con Alessio Tagliento
GENERE: comico


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
EDITORE: Compact edizioni divisione di Phoenix associazione culturale