Due mondi diversi destinati a non incontrarsi, fanno da sfondo a questo spettacolo di e su Ippolita Baldini (che prende spunto dal fatto di avere una madre marchesa). Una ragazza di nobili origini si fa strada negli ambienti del teatro. È un'artista, segue regole che il suo 'pedigree' non tollererebbe. Da questo incontro-scontro tra ambienti differenti nasce l'ironia della 'comedy'. Là dove c'è una marchesa che calcola, interpretando tutto a modo suo, irrigidita in regole di bon ton, esiste, per contro, una figlia che cerca di farsi strada nel mondo dello spettacolo. Tuttavia, quel legame con l'altro ambiente di provenienza si fa sentire. Quel tipo di realtà molto strutturata, formalista, formalizzante, viene destrutturata a suon di battute e risate. La protagonista, con le sue freddure 'alla milanese', in realtà mette a nudo anche il mondo dell'arte, spesso chiuso su se stesso, pronto a 'eccitarsi' per un capolavoro che tale non è. Così, divisa tra l'esprimersi sui palchi, in prove di dubbio gusto, o il fare la brava moglie di un ricco marito, Ippolita procede in bilico, tentennando ma ricordando che, alla fine, lei è "fatta così". È così, spontanea, deve rimanere. Un buon ritmo e una storia che si lascia seguire trasportano lo spettatore nel mondo 'snob' di una nobiltà esteriore e in quello artistico, anch'esso a volte finto. L'unica persona vera risulterà proprio lei, Ippolita, ma i suoi desideri reali troveranno difficilmente la via della realizzazione, chiusi appunto tra quei due emisferi che frequenta.
Ippolita Baldini: “Mia mamma è una marchesa”
Palco B - 28 giugno h. 23,30 - 30 giugno h. 22,00 - 1 luglio h. 20,30
Roberta è legata alle abitudini della famiglia ma vorrebbe liberarsene, ama il proprio lavoro ma non le basta, vorrebbe andare via ma quando è via non si sente a casa, si innamora ma non è veramente innamorata, è in bilico fra chi è e chi vorrebbe essere, ma non sa di preciso né una cosa né l’altra. Il monologo – in cui la voce narrante della protagonista è sempre accompagnata dai commenti della madre, che svolge quasi un ruolo da spalla comica – racconta un pezzo della vita di Roberta: una fuga a New York, un amore che forse non è vero amore e tanta voglia di capire qual è il proprio posto nel mondo.
Collaborazione alla Regia: Roberto Rustioni - Attrice: Ippolita Baldini Luci: Camilla Brison
Costumi: Elisabetta Falck - Collaborazione alla drammaturgia:Emanuele Aldrovandi - Compagnia Ippolita Baldini