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Area Riservata
20 Aprile 2024

Chatters

di Annalisa Civitelli
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Chatters

In questo spettacolo, il potente mezzo della televisione viene messo in discussione grazie all’idea dell’autore–regista, Niccolò Matcovich, coadiuvato da Giacomo SetteSimone Caporossi, di porre il pubblico di fronte alla ‘scatola magica’. Assistiamo, dunque, a una puntata del ‘talk’: “E invece io ne parlo”. Chatters (dall’inglese ‘chiacchierare’) presentato dalla compagnia 'Habitus', è infatti una forte critica ai programmi televisivi di oggi, al fine di di porre in discussione le attuali forme di ‘appiattimento’ culturale e d’inculturazione di massa che avvengono attraverso lo ‘sproloquio’ dei propri problemi ‘spiattellati’ in diretta televisiva. “E invece io ne parlo” è condotto da Alida Fata (Marialucia Bianchi), la quale ospita in trasmissione gli amici di Andrea, un giovane ragazzo di 27 anni che si è tolto la vita sia a seguito di delusioni familiari, sia a causa di insuccessi artistici. Il fallimento di un ‘flash mob’, che il protagonista della vicenda aveva proposto in rete aprendo un blog specifico; il desiderio della pubblicazione di un libro; il sospetto di una repressa omosessualità. A dare voce ad Andrea è un violino elettrico, suonato da Fulvia Farcomeni. Gli attori, disposti a semicerchio, per la maggior parte del tempo sono seduti su appositi ‘sgabelli’. Presentati dalla conduttrice, ognuno di loro racconta del rapporto che aveva con il ‘convitato di pietra’, dell’ultima serata trascorsa con lui e dell’ipotetica idea del suicidio collettivo. Sandro (Emanuele Marchetti Italo Flaminio) consegna le pizze a domicilio, abita nello stesso stabile di Andrea ed è il suo migliore amico; Paolino (Armando Quaranta), romanziere in 'erba', contatta il protagonista come correttore di bozze; Dario (Valerio Puppo) e Sofia (Agnese Toneguzzo) partecipano attivamente al blog ‘Club27’, creato da Andrea; Romano e Rosa (voci fuori campo di Gianluca Enria e Livia Antonelli) sono i genitori di Andrea. La regia si basa su elementi semplici: la staticità si contrappone ai pochi passi della conduttrice, la quale, muovendosi dalla sinistra al centro del palco, scombina la fissità della scena. Durante la pubblicità, la 'zuffa' degli ospiti genera movimento. Un unico personaggio rompe gli schemi, provocando un’uscita di scena e sfondando la 'quarta parete' per provare a vendere il suo manoscritto e farsi pubblicità, donando all’insieme un momento di vivacità. Provocatoria, dunque, questa performance. Soprattutto quando Rosa (mamma di Andrea), intervenendo al telefono in trasmissione, riesce a declamare tutto il suo disincanto rispetto ai media, andando contro il sistema e denunciando la falsità dei fatti ricostruiti. La recitazione non corrisponde, tuttavia, alle nostre aspettative. Gli attori non emergono in modo marcato, soprattutto Agnese Toneguzzo, la quale fatica davvero, con il suo debole ‘timbro’ di voce (poco udibile) a raggiungere la platea. Marialucia Bianchi mantiene, invece, l’aplomb che si addice alle presentatrici di oggi, facendo affiorare la contraddizione di una personalità 'composta' in trasmissione, ma ‘sguaiata’ fuori dal contesto lavorativo. Emerge un sottofondo di amarezza: tutti noi, succubi e carnefici, potremmo riconoscerci in questo ‘mare nero’ che mercifica le nostre vite. A tratti divertente, possiamo considerare 'Chatters' un gioco malvagio il quale, pesando sulla collettività, ne abbassa le difese. Spietato e amaro.

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FOTO A CURA DI: ANNALISA CIVITELLI

 




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