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11 Ottobre 2024

Lo inferno

di Giorgio Morino
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Lo inferno

Difficile trovare le parole corrette, per descrive e parlare di ‘Lo Inferno’, della compagnia torinese ‘Livingston Teatro’. Difficile perché si tratta di uno spettacolo complesso, caratterizzato da un linguaggio volutamente elevato, a volte ermetico, come uno 'splendido fiore' che tende a rimanere con i 'petali chiusi' e si lascia ammirare solo dai pochi che hanno la pazienza di aspettare la piena 'fioritura'. La riflessione della coppia di anziani, protagonisti di ampie riflessioni sullo scorrere del tempo e sulla vita in generale, è un susseguirsi di scambi rapidi e illuminazioni pungenti, sempre in bilico tra Shakespeare e Beckett. Dei protagonisti non sappiamo praticamente nulla, ma riusciamo a seguirli nello scorrere ripetitivo e claustrofobico dei loro stessi movimenti, quasi che il tempo non si fosse mosso, o sia addirittura avanzato reiterando le stesse azioni e gli stessi gesti. I protagonisti, Nathalie Bernardi e Claudio Sportelli, entrambi autori del testo e il secondo anche regista, offrono una prova attoriale di ottimo livello, con movimenti sincronizzati e una raffinata declamazione, che lasciano lo spettatore allo stesso tempo affascinato e destabilizzato. Ecco, se si vuole trovare un aggettivo per descrivere ‘Lo Inferno’, quello giusto sarebbe proprio il temrine: ‘destabilizzante’. La morte, tema più volte accennato sul palco, è sempre presente e, in buona misura, si manifesta nello svolgersi degli eventi, la cui accettazione diventa argomento centrale di riflessione. Dov’è, quindi, l’inferno? Si potrebbe dire che esso è già qui, nella nostra esperienza terrena; nella spasmodica ripetizione degli stessi gesti e delle stesse abitudini; nel plasmare la propria visione del mondo su quella di un altro, come una bambola tirata dai fili del ‘male’, vero ‘burattinaio’ di questa nostra ‘valle di lacrime’; infine, nella consapevolezza di non riuscire o non voler proprio cambiare le cose. Un testo non semplice, alle volte volutamente 'criptico', ma proprio per questo intellettualmente affascinante.

PALCO C 26/8 ore 23.10 – 29/8 ore 19.30 – 31/8 ore 21.20


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Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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