A Roma, fino al 3 maggio 2026, presso le scuderie del Quirinale, una delle più grandi mostre mai realizzate sull’archeologia egizia
Con più di 130 reperti provenienti da numerosi musei, come quelli di Torino, del Cairo e di Luxor che hanno contribuito alla realizzazione, la mostra di Roma, dal titolo 'I Tesori dei Faraoni', è una tra le più importanti mai realizzate in Italia. Questa rassegna ha preceduto l’apertura del più grande Museo egizio del Cairo: il Gem (Grand Egyptian Museum, ndr) avvenuta il 1° novembre scorso. Ma veniamo alla descrizione di quella di Roma: il dottor Tarek El Awady, curatore dell’esposizione, è riuscito nel miracolo di organizzare un fantastico cammino nella Storia egiziana, esponendo per la prima volta pezzi unici, in un percorso che si snoda in sei sezioni a tema, raccontando una delle civiltà più affascinanti dell'antichità. La mostra racconta il ruolo divino dei faraoni, dall’organizzazione sociale egiziana alla spiritualità, dai rituali dell’aldilà alle scoperte più recenti, partendo dalle sue origini fino all’età d’oro del Nuovo Regno e del Terzo Periodo Intermedio. Tra i reperti esposti, si possono ammirare pezzi importanti, come la monumentale scultura della Triade di Micerino (Antico Regno); il sarcofago d'oro della Regina Ahhotep (Nuovo Regno); la Collana delle Mosche d'Oro della Regina Ahhotep; la maschera funeraria d'oro di Amenemope; il sarcofago d'oro di Thuya, nonna del faraone Akhenaton; la copertura funeraria d'oro del faraone Psusennes I (Terzo Periodo Intermedio); le statue di Sennefer, Ramses VI e Thutmose III, insieme a gioielli reali, oggetti di uso quotidiano e sarcofagi ornati da simboli sacri.
Da
appassionati e archeologi amatoriali, avendo già visitato, in passato, i musei egizi di tutta Italia e molti di quelli presenti all’estero (British e Louvre, ndr), abbiamo apprezzato molto questa mostra e segnaliamo, in particolare, i seguenti reperti:
- la 'Collana delle Mosche d'Oro' della Regina Ahhotep: si tratta di un monile che rappresenta una medaglia al valore dei nostri tempi, appartenente alla sovrana Ahhotep, denominata la ‘Regina guerriera’ per le sue vicende inerenti alla guerra di liberazione contro il popolo enigmatico degli Hyksos, scoperta all’interno della tomba contenente il corredo funerario della medesima. La collana rappresenta, simbolicamente, la persistenza dell’insetto nel non 'mollare' mai, tante sono le interpretazioni sull’utilizzo di questa simbologia che gli studiosi continuano a vagliare;
- il sarcofago d'oro di Thuya: un capolavoro dell'oreficeria egizia, appartenente alla bisnonna di Tutankhamon e proveniente dal Gem. Un reparto molto affascinante come tutte le opere in oro: metallo sacro per tutte le civiltà antiche.
La mostra si visita in modo piacevole e risulta facilmente fruibile, con numerose descrizioni sin dall’inizio delle varie sezioni. Il biglietto può essere acquistato comodamente online al costo di 20,50 euro ed è comprensivo dei diritti di prevendita. La location può essere raggiunta facilmente tramite la metro A di Roma, scendendo alla fermta di Barberini o la metro B, scendendo a Cavour, per poi proseguire con una breve, ma piacevole, passeggiata per le vie della 'città eterna'.
