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20 Aprile 2024

L'arte non ha sbarre

di Silvia Mattina
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L'arte non ha sbarre

La street art disegna i diritti umani e colora le sfumature della libertà grazie al progetto di 'LiberaMente', promosso da 'MArteLive' e realizzato con e per le ragazze della casa circondariale di Rebibbia nel quartiere Quarticciolo di Roma

Sabato 14 gennaio 2023
è stato inaugurato il murales dell’artista Jorit, in omaggio all’attivista brasiliana, Marielle Franco. L'evento rappresenta la chiusura del progetto di 'LiberaMente', dal titolo: 'Disegna le tue idee: l'arte non ha sbarre’, vincitore del bando della Regione Lazio 'Vitamina G'. La guerriera di Jorit è incorniciata da una folta chioma di ricci e ravvivata da una espressione fiera, felice e sicura. Il messaggio è chiaro: difendere l’unicità della democrazia. Da politica e attivista, Mcuratrice_Oriana_Rizzuto.jpgarielle Franco si è battuta per i diritti delle donne nere, dei giovani nelle favelas, delle persone Lgbtq e di altre comunità emarginate. Fino alla notte tra il 14 e il 15 marzo 2018, quando perse la vita in un agguato nel quartiere Estacio di Rio de Janeiro.
“I diritti sono il carburante della storia umana” ha sottolineato Leonardo Maria Ruggeri Masini, presidente dell’Associazione 'LiberaMente', che ha presenziato all’inaugurazione insieme al Garante dei diritti dei detenuti del Lazio e dell'Umbria, Stefano Anastasìa Giagni, alla Garante dei detenuti di Roma, Gabriella Stramaccioni, ai rappresentati delle varie istituzioni locali coinvolte, come il Municipio V e la Regione Lazio e, infine, a Fabrizio Troya, tecnico della Giovanile di boxe nella Palestra popolare Quarticciolo e del Comitato del Quarticciolo.
Ogni intervento ha sottolineato l’importanza di impegnarsi per risolvere le disparità sociale e le ingiustizie tra cittadini. Come nel caso di Fabrizio Troya, che ha ribadito l’importanza di un riscatto anche sportivo per chi ha difficoltà economiche e sociali: “La storia di Marielle conta molto per le persone in difficoltà ed è bene ricordare l’importanza delle lotte che ha portato avanti e quanto si può essere scomodi anche venendo dal basso. Chi può paga, chi non può entra comunque perché questo è lo spirito della palestra popolare”.
La curatrice di progetti culturali legati alla street art e ai diritti umani per 'MArteSocial', Oriana Rizzuto, ha spiegato la sinergia tra i giovani dell’associazione ‘LiberaMente’ e la programmazione della ‘BiennaleMArteLive’. Il murales di Jorit non è l’unica creazione inserita nel progetto: 'Disegna le tue idee: l'arte non ha sbarre’. Anzi, la sua opera è il risultato di suggestioni arrivate dai laboratori d’arte realizzati con le giovani donne del carcere di Rebibbia. Con la supervisione della sociologa e criminologa, Wilma Ciocci,disegno_detenute.jpg l’associazione ha riunito insieme persone con diverse competenze tra i quali, artisti, criminologi e volontari. Lo scopo di questa formazione è la possibilità di creare un momento di crescita e condivisione tra le ragazze del carcere e gli artisti.
“Voglio dare semplicemente voce alle ragazze che non possono essere qui, perché è sempre un’esperienza unica lavorare con loro”. Queste le parole dello street artist Marco Tarascio, in arte Moby Dyck, dopo aver insegnato disegno alle detenute e aver realizzato insieme a loro un murales con due farfalle. Simbolo di una libertà perduta, una delle due farfalle ha un’ala spezzata, che è stata ricucita simbolicamente con i nomi delle detenute stesse. In un momento così delicato per i diritti umani, ricordare la figura dell’attivista brasiliana è fondamentale per riscattare tutte quelle vittime che, con coraggio e impegno, portano avanti con forza la salvaguardia del territorio e la difesa dei diritti dei più deboli.

Street_artist_Moby_Dyck_2.jpg

QUI SOPRA: LO STREET ARTIST MOBY DICK

AL CENTRO IN BASSO: IL DISEGNO DELLE DETENUTE DEL CARCERE DI REBIBBIA

IN ALTO: LA CURATRICE DEL PROGETTO, ORIANA RIZZUTO

IN APERTURA: L'OPERA DI JORIT DEDICATA A MARIELLE FRANCO


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