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20 Aprile 2024

Premio 'Cygnus Aureus': una prima edizione incoraggiante

di Giuseppe Lorin
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L’associazione ‘Culturalmente Toscana e dintorni’, in collaborazione con il cenacolo internazionale ‘Le nove Muse’ e ‘l’Union mundial de poetas por la paz y por la libertad’, ha indetto un nuovo riconoscimento internazionale di arte e letteratura molto serio e ben organizzato: un segnale di ripartenza delle attività culturali nella ‘città eterna’ dopo lo ‘tsunami’ pandemico

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Un meraviglioso pomeriggio, quello della cerimonia premiativa della I edizione del Premio internazionale di arte letteraria ‘Cygnus Aureus’ 2022, tenutasi nella capitale il 12 febbraio scorso presso l’Hotel ‘Nova Roma’ di via Giovanni Amendola n. 3, nel quartiere Esquilino. Una serata che ha visto l'accompagnamento musicale di un autore prolifico quale Nuccio Castellino, un vero “funambolo delle parole”, come ama definirsi, autore di romanzi, conduttore radiofonico di un programma dal titolo ‘Cantad autore’ e cantautore in senso pieno e completo. La Giuria di questa I edizione del premio ‘Cygnus Aureus’ risultava composta dalla deliziosa Marina Pratici come presidente, dal coltissimo Orazio Antonio Bologna, da Melina Gennuso, Annella Prisco e Rodolfo Vettorello. La Giuria della sezione internazionale era, invece, presieduta da Hafez Haidar, mentre Gaia Greco ha curato la segreteria organizzativa e Rita Innocenti si è occupata della direzione artistica. Il riconoscimento si è articolato in più sezioni a tema libero. Pertanto, la serissima Giuria del Premio ‘Cygnus Aureus’ 2022, dopo un’attenta e approfondita valutazione delle tante e pregevoli opere giunte a questa I edizione del concorso ha premiato nell’ordine:

Nella sezione A - Poesia inedita ‘Le ali’ si sono imposti i seguenti poeti: 1° Premio distinzione ‘Cygnus Aureus’ a Enzo Bacca, con il componimento: ‘La strana stagione’, vincitore in ex aequo con Denata Ndreca che ha presentato ‘E’ per la libertà che si ribellano e sbocciano le viole’; il 2° Premio è invece andato a Pietro Catalano con ‘Il sogno di Danilo’ e a Rosanna Cracco per ‘Transitivo intransitivo’; il 3° premio se lo sono aggiudicati la poetessa Elisabetta Liberatore con ‘La conta’, l'ottimo Flavio Provini con ‘Landai’ e Sabrina Tonin con ‘Autoritratto di coppia’.

Menzioni speciali di merito sono andate anche a: Annalena Cimino con ‘Gli occhi di Angelica’; ad Antonio Contoli, per 'Il circo' e a Ernesto Pietrella con ‘L’ho amata’.

Nella sezione B - Narrativa inedita ‘I voli’, il 1° Premio distinzione ‘Cygnus Aureus’ è andato a Domenico Pujia con ‘Ti regalerò il mio cuore (in fuga da Kabul); il 2° Premio è stato assegnato a Patrizia Birtolo con ‘Anno vecchio, anno nuovo’ e ad Antonina Brusca, con ‘Amore ad Auschwitz’; il 3° Premio è andato a Piko Cordis, con ‘Il tormento dei sibili’, a Giovanni Loriga con ‘Asiya’ e Federico Ranzanici per ‘Lo spazzacamino di piazza Arnaldo’.
Menzioni speciali di merito sono andate a: Giuseppe Raineri, con ‘Ritratto e femmena a fenesta’; a Francesco Saldi con ‘La casa sulla palude’ e a Luigino Vador, con l’opera ‘Spinosa’.

Nella sezione C - Poesia edita ‘Le piume’, il 1° Premio distinzione ‘Cygnus Aureus’ è stato vinto da Evaristo Seghetta Andreoli con l’opera ‘In tono minore’ (Edizioni Passigli Poesia); il 2° Premio è finito tra le mani di Giuliana Capizzi per ‘L’oro del giorno’ (Fondazione Mario Luzi Editore), Rosanna Minei per ‘Canto d’amore’ (Caramanica Editore) e a Domenico Ponticelli per ‘Mesi diversi: poesie per un calendario cairologico’ (Edizioni Visiva); il 3° Premio, invece, è andato a Maja Herman Sekulic per ‘Il grande progetto’, traduzione a cura di Claudia Piccinno (Edizioni Il cuscino di stelle), Giuseppe Milella con ‘Catturando l’infinito’ (L’incontro Edizioni) e Assunta Sperino per ‘Ciò che resta’ (Gcl Edizioni).
Menzioni speciali e di merito
sono andate a: Francesca D’Errico con ‘Grigio ardesia’ (Aletti Editore) e Maggiorina Tassi, per ‘Un battito d’ali’ (Youcanprint).
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Nella sezione D - Narrativa edita e saggistica ‘I reali’, il 1° Premio distinzione ‘Cygnus Aureus’ 2022 è stato assegnato a Marco Tullio Barboni per ‘Matusalemme Kid: alla scoperta di un cuore bambino’ (Edizioni Paguro) e al toccante lavoro di Daniela Poggi con ‘Ricordami!’ (Edizioni La Vita Felice); il 2° Premio, invece, è andato ad Arthur Alexanian per ‘Il bambino e i venti di Armenia’ (Edizioni Ibiskos Ulivieri); Antonio G. D’Errico, con ‘L’uso ingiusto della giustizia: storie di vittime e persecutori’ (Libeccio Edizioni) e a Veronica Di Paolo con ‘Il problema del male in Giacomo Leopardi’ (Edizioni Solfanelli); il 3° Premio se lo sono aggiudicato: Giuseppe Petrarca, per ‘L’avvoltoio: la nuova indagine del commissario Lombardo’ (Homo Scrivens Edizioni), Lorenzo Spurio, con ‘Il canto vuol essere luce: leggendo Federico Garcia Lorca’ (Bertonieditore) e Carlo Enrico Vannucchi, con ‘Di luce e d’ombra’ (Edizioni Helicon).
Menzioni speciali di merito sono andate a: Giovanna Ceriotti, per ‘Come passiflora’ (Golem Edizioni), Mauro Montacchiesi, per ‘Toscana: omaggio a San Vittore’ (Carta e Penna Editore) e Monica Pelliccione, con ‘Personaggi aquilani’ (Arkhé Edizioni).

La Giuria ha inoltre concordemente stabilito di conferire il Premio alla carriera a Francesco Barone e Laura Ephrikian; il Premio 'Eccellenza Arte e Letteratura' a Giovanni Ronzoni e il Premio 'Eccellenza Cultura' a Guaman Jara Allende Neumane.

La giornata, simpatica e mai noiosa, soprattutto grazie alla spontanea conduzione della presidente di Giuria, Marina Pratici, si è poi conclusa con il conferimento ‘Incarico Ufficiale della presidenza di Giuria per il premio letterario ‘Le nove Muse’ a Isabella Sordi, con il Premio della critica per Francesco Testa, con l’opera ‘Indelebile come un tatuaggio’ (Graus Edizioni), il Premio speciale della Giuria a Stefano Baldinu con 'Boghes: voci' (Puntoacapo Edizioni), a Giuseppe Bartolozzi con ‘Convergenze’ e a Franco Casadei per ‘Se non si muore’ (Ibiskos Editrice Risolo).
Il Premio speciale ‘Letteratura e impegno sociale’ è andato a Stefano Saccaggi con ‘Un blues per la vita: da una storia vera’ (Artioli Edizioni), mentre il primo Premio ‘Voci dal mondo – Autori stranieri’ è andato a Joan Josep Barcelo, con ‘Tan lluny de mi’, un’opera scritta in catalano e dialetto algherese, che in italiano titola ‘Così lontano da me’, ad Arjan Kallco, per ‘Tragedia migeniana’ e a Dara Mbengue, con ‘L’eterno straniero: testimonianza di vita’ (Abrabooks Narrativa).
 
Infine, il primo Premio ‘Giovani autori’ in memoria di Gabriele Galloni è stato assegnato a Federico Tomasi, con ‘Vivere fingendo’. La Giuria, viste le tante pregevoli opere non rientranti in classifica, ma egualmente meritevoli di riconoscimento, ha inoltre deliberato di conferire ad altri illustri autori una segnalazione di merito che sarà loro inviata, in forma di Diploma cartaceo, tramite posta elettronica. Tutto molto gradevole e seriamente ben fatto, dobbiamo dire, per un bellissimo pomeriggio in presenza. Finalmente e dopo tanto tempo.

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