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26 Aprile 2024

Alessandro Di Somma: "Noi ci siamo nonostante tutto"

di Valentina Spagnolo
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Alessandro Di Somma: "Noi ci siamo nonostante tutto"

La cultura non si ferma: questo quanto dimostrato dallo staff dello Studio Uno, che ha trasmesso in diretta Facebook due ottimi spettacoli dando modo al pubblico di poter apprezzare ugualmente il grande fascino del teatro indipendente, anche ai tempi del coronavirus

La pandemia da coronavirus ha sostanzialmente azzerato la vita culturale di tutto il Paese. Ma il mondo della cultura non ne vuole sapere di arrendersi e ha cominciato a utilizzare il web per realizzare le sue iniziative. Tra queste, spicca l’idea escogitata dal Teatro Studio Uno di Roma, che nei giorni scorsi ha trasmesso in video gli spettacoli: ‘Amleto e sua moglie Ofelia’ ed ‘È ita’. Rappresentazioni che verranno senz’altro replicate quando la programmazione teatrale potrà tornare sui binari dell’ordinaria normalità. Lo staff del teatro ha inoltre fornito agli spettatori la possibilità di effettuare una donazione tramite le piattaforma ‘PayPal’ o ‘Eventbrite’. Altri spettacoli interessanti verranno ‘caricati’ nei prossimi giorni. Ancora una volta, la vitalità dei ragazzi della sala di Torpignattara ha colpito nel segno, dimostrando come si possano coniugare tecnologia e ottime idee. Ne abbiamo parlato con il direttore artistico del Teatro Studio Uno, Alessandro Di Somma.

Alessandro Di Somma, come vi è saltata in testa quest’idea del ‘Teatro a porte chiuse’? E com’è andata? Funziona?

“Ci è venuta spontanea appena è stato reso ufficiale il divieto di aprire i teatri che non potevano rispettare il metro di distanza. Non volevamo rendere inutile il lavoro delle compagnie che avrebbero dovuto debuttare e abbiamo chiesto loro un gesto, di dire: “Ci siamo”, nonostante tutto. E' stata un'azione dimostrativa, la voglia di restare aperti anche se chiusi, di mostrare il proprio lavoro, con tutti i limPorte_chiuse_1.jpgiti della ‘diretta-video’, un modo per far sentire la propria voce. L'esperimento è stato un successo: lo spettacolo del giovedì è stato visto da più di 4 mila utenti, quello del venerdì da più di 2 mila. E’ stato bello vedere tanti amici, colleghi e semplici spettatori darsi appuntamento per stare insieme”.

Voi avete anche dato la possibilità agli spettatori in streaming di versare una quota libera: l’appello è stato accolto?
“Io ed Eleonora Turco abbiamo proposto la visione gratuita degli spettacoli, con la possibilità, tuttavia, di acquistare un ‘biglietto virtuale’ per sostenere le compagnie in scena. E 50 spettatori hanno fatto una donazione alla causa”.

Non temete che il mondo del teatro possa ritrovarsi degradato, o scambiato per una forma d’arte quasi gratuita: una sorta di hobby amatoriale?
“Ci sono ben altre cose che degradano il mondo del teatro. Noi abbiamo proposto due compagnie professioniste, che si sono esibite in maniera estemporanea in momenti eccezionali. La gratuità della fruizione non ne svilisce certamente il senso. Non credo che i Beatles, quando decisero di fare un concerto sulla terrazza della loro casa discografica, abbiano svilito i concerti dal vivo o la musica in generale: chi pensa questo non ha capito il senso della nostra iniziativa, o non ha ragionato per più di 5 secondi. Più probabilmente, gli è dispiaciuto non aver avuto quest’idea per primo. Inoltre, noi abbiamo ritenuto possibile replicare l'esperimento, per senso di responsabilità nei confronti dell'appello a restare a casa. Quindi, si è trattato di un esperimento unico: il teatro rimarrà chiuso a tutti, artisti compresi, fino a quando l'emergenza non sarà superata”.

Quali sono gli spettacoli che avete mandato in video? Hanno incontrato il favore del pubblico?

“Abbiamo trasmesso, in diretta Facebook, gli spettacoli: ‘Amleto e sua moglie Ofelia’, della compagnia Labit, per la regia di Gabriele Linari e con Daniele Giuliani e Elisa Carucci ed ‘E' ita’ di Martina Tiberti, per la regia di Sergio Brenna, con Sergio Brenna, Giuseppe Mortelliti e Flavia Germana De Lipsis. Entrambi gli spettacoli sono stati apprezzati e ci hanno dato la sicurezza che, alla riapertura del teatro, potranno essere riproposti e ottenere grande successo”.

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Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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