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23 Aprile 2024

I 'nasoni' raccontano: quando la Storia ha il naso lungo

di Stefania Catallo
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I 'nasoni' raccontano: quando la Storia ha il naso lungo

Dal 9 al 17 luglio lo storytelling urbano itinerante de ‘La città ideale’ è arrivata a Centocelle in occasione dei 100 anni del quartiere, attraverso le tradizionali fontanelle di Roma

1921-2021:
dal 9 al 17 luglio scorso, per i cento anni di Centocelle, l'associazione ‘La città ideale’ ha presentato un’edizione speciale de ‘I nasoni raccontano’, spettacolo itinerante che ha preso vita tra le strade dello storico quartiere romano e ne ha festeggiato il compleanno raccontandone storia e identità, facendo incontrare aneddoti e narrazioni degli abitanti con la Storia ufficiale, il tutto ai piedi delle rappresentative fontanelle romane. Una grande festa per i cento anni del quartiere, che nel 1921 vide la creazione del primo nucleo edilizio di quella che è l’unica borgata di Roma antecedente al fascismo: la prima borgata della capitale. ‘I ‘nasoni’ raccontano’ ha preso il via da piazza delle Gardenie e, attraverso le iconiche fontanelle della ‘città eterna’, ha narrato le memorie e i segreti che Centocelle custodisce. Personaggi del passato, storie mai dimenticate e frammenti della storia del quartiere sono riemersi attraverso la drammaturgia di Fabio Morgan, per la regia di Leonardo Buttaroni. In 'scena’ a dar voce alle vicende e agli abitanti del quartiere: Matteo Cirillo, Ilario Crudetti, Chiara David, Alessandro Di Somma, Arianna Martines, Diego Migeni, Emiliano Morana, Giulia Nervi, Riccardo Viola. Le scene e i costumi sono stati curati da Alessandra Muschella, con l’aiuto di Martina Catelli. E le luci di Martin Emanuel PalI_nasoni_3_Foto_di_Manuela_Giusto.jpgma hanno condito le ambientazioni di questa edizione.
“Ho strutturato lo spettacolo”, spiega a margine dell’evento Leonardo Buttaroni, “rispettando l’anima romana, quella di un quartiere con personaggi induriti dalla periferia, con la sensibilità e lo spirito comunitario che contraddistingue la borgata. Saper ridere è un tratto indiscutibile dei romani, che affrontano tutto con il sorriso e con quella spavalderia tipica di chi si sente figlio della città eterna”, ha concluso.
Storia, magia, personaggi e spettacolo, conditi da un velo di ironia tipico del vissuto di un quartiere come Centocelle, che ha ben più di cento storie da raccontare. L’ironia usata come mezzo per ricordare le difficoltà delle epoche passate di un quartiere che ha vissuto e subìto guerre e decadenze, per riconoscerle e operare la rinascita attraverso l’arte, il racconto e i noti ‘nasoni’ di Roma, le tipiche fontanelle che, da sempre, dissetano i cittadini della capitale.
'I nasoni raccontano',
alla sua quinta edizione dopo quelle dei quartieri Alessandrino, Tor Pignattara, Pigneto e Gordiani tenutesi dal 2017 a oggi, ha riunito negli anni oltre 5 mila spettatori, accompagnandoli per le vie dei quartieri e raccontandone i segreti, talvolta sconosciuti agli abitanti stessi. Ogni ‘nasone’ si fa custode di una storia: intervistando i cittadini, si raccolgono materiali storici e aneddotici trasformati in un testo teatrale, allestito in forma itinerante all’interno del quartiere. C'è una narrazione istituzionale, calata dall'alto e che, sempre dall'alto, racconta le periferie. Ma c'è anche una narrazione autarchica e indigena, che nasce e sgorga fuori dalle voci dei singoli. Con 'I nasoni raccontano', la Storia istituzionale si confronta con le fonti popolari, incontrando la Storia vissuta in prima persona dal quartiere ed emancipando i suoi abitanti da una narrazione troppo spesso costruita e ‘ri-costruita’ da altri, portando il territorio a riappropriarsi del racconto di sé dal basso, oltre ciò che le istituzioni e le vulgate ufficiali sono abituate a proporre. Un progetto sulle periferie e per le periferie, come tutta la programmazione de ‘La città ideale’. Un’iniziativa ‘creativa’ per Roma, che nell’ultimo mese ha portato oltre 30 eventi gratuiti in 4 diversi Municipi della capitale (III, V, XIII, XIV): spettacoli teatrali negli Ater, orchestre sinfoniche nei mercati rionali, concerti di pianoforte su un’ape-car per le vie del quartiere, laboratori di riciclo creativo e spettacoli per bambini.
“Siamo rimasti sorpresi dal successo che questo spettacolo ha riportato negli anni passati”, commenta Fabio Morgan, curatore de ‘La città ideale’ e autore de ‘I nasoni raccontano’, “e la ragione di ciò risiede nel fatto che i ‘nasoni’ non sono solo uno spettacolo, ma una festa: una festa inclusiva a cui tutti sono invitati. Il vero spettacolo, infatti, è la partecipazione entusiasta. La vera soddisfazione è quella di vedere centinaia di persone, che riempiono le vie e le piazze dei quartieri e, insieme a noi artisti, creano un nuovo modo di vivere le periferie, di conoscerne la Storia, di creare comunità. Ci tengo a fare un appello”, aggiunge, “non solo a chi vive a Centocelle, ma a tutte le persone che vivono nelle borgate e nelle periferie: unitevi a noi, scendete nelle piazze, partecipate. Dimostriamo il desiderio che abbiamo di stare insieme e come insieme – artisti e cittadini – possano costruire una comunità creativa, una città ideale”.

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QUI SOPRA: IL POPOLO DI ROMA MENTRE SEGUE LO SPETTACOLO ITINERANTE 'I NASONI RACCONTANO'

AL CENTRO: UN MOMENTO DELLA RICOSTRUZIONE DELLA STORIA DI CENTOCELLE DEDICATO AI BAMBINI

IN APERTURA: L'ATTORE MATTEO CIRILLO SCHIZZA L'ACQUA DEI NASONI

LE FOTO UTILIZZATE NEL PRESENTE SERVIZIO SONO DI MANUELA GIUSTO


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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