L’allarme arriva dagli Stati Uniti: alcuni antidiabetici che si erano dimostrati efficaci antagonisti dell’obesità, inducono alla sedentarietà e possono provocare effetti collaterali gravemente debilitativi
Negli ultimi anni, l'uso di farmaci a base di semaglutide si sono diffusi anche in Italia, andando ben oltre le prescrizioni mediche o le indicazioni provenienti dalle ricerche scientifiche. Si tratta di farmaci che, in genere, vengono somministrati contro il diabete di tipo 2, ma sempre più persone hanno cominciato ad assumerlo senza consiglio medico, con l'obiettivo di dimagrire rapidamente, incoraggiati dai social e dai racconti di celebrità, come le attrici degli Stati Uniti. Purtroppo, i rischi sono veramente tanti. Soprattutto, se non si hanno problemi di alta glicemia nel sangue. Personal trainer e nutrizionisti sono quasi tutti d’accordo: l’uso del semaglutide per dimagrire è una scorciatoia pericolosa. In questa sede, veniamo a elencarvi le loro ragioni e quali danni comporta per la salute: 1) perdita della massa muscolare: non si perde solo il grasso, ma anche la massa muscolare fino al 40%. Il metabolismo rallenta e, quando si riprende a mangiare normalmente, si riprende tutto il peso; 2) effetti collaterali importanti: nausea, fiacchezza, vomito, diarrea, calcoli biliari e, in rari casi, pancreatite.
Questa
moda del farmaco miracoloso tende, insomma, a illudere le persone circa l’esistenza di un metodo facile per dimagrire, ma in realtà non è così: il corpo si costruisce nel tempo, con un’alimentazione equilibrata e l’attività fisica. Non ci sono scorciatoie praticabili, ma solamente dedizione e sacrifici, al fine di ottenere i risultati cercati e una salute robusta. Le mode americane delle star hanno sempre avuto molto seguito, qui da noi: gli Usa ci hanno sempre influenzato. Ma quando si parla di salute, in Italia non si scherza: c’è scarsa informazione sui danni del semaglutide e, spesso, le persone non ne hanno bisogno. Inoltre, anche il fattore psicologico non è da sottostimare: quando una persona dipende da un farmaco, perde fiducia in se stessa e non riesce più a fare sacrifici nell’allenamento e nell’alimentazione. Quindi, facilmente avrà ricadute nel cibo e nella vita sedentaria. Si parla tanto di prevenzione e di 'longevity', ma i farmaci assunti a lungo termine non garantiscono né la prima, né la seconda. Noi preferiamo consigliarvi di farvi seguire dagli specialisti del settore nutrizionista, per studiare una dieta equilibrata. Oppure, di recarvi da un personal trainer per una serie di allenamenti mirati. Anche le persone che hanno già assunto il semaglutide possono ricostruire il proprio corpo allenandosi con i pesi, per tornare a favorire forza e resistenza, riattivando il metabolismo senza dover rinunciare alla giusta quota proteica della sua dieta, adeguata alla propria costituzione fisica.
Vi ricordiamo che il principio attivo del semaglitude è utile solo per chi ne ha veramente bisogno. Rivolgetevi, dunque, al vostro medico di fiducia e iniziate un percorso di salutare longevità. Perché il 'pillolo' miracoloso non esiste e basta molto poco per danneggiare, anche gravemente, la propria salute.
