Un evento realizzato nell’ambito del progetto ‘New Dance Box – scouting, promotion and more 2022/2024’, che gode del sostegno del ministero della Cultura, di Regione Campania e DanceCrossing
Napoli ospita, in questi giorni, un appuntamento imperdibile per gli amanti della danza contemporanea: dal 12 al 15 dicembre, la Sala Assoli della Casa del Contemporaneo accoglie 'Second Hand' (seconda mano, ndr), la più longeva rassegna di danza contemporanea del sud d'Italia. Ideata e curata da Gabriella Stazio, direttrice artistica di Movimento Danza, l'edizione 2024 segna un traguardo importante per questa manifestazione, che da quasi quattro decenni dà voce a giovani artisti e celebra l’arte coreografica. L’evento, realizzato nell’ambito del progetto 'New Dance Box – scouting, promotion and more 2022/2024', gode del sostegno del ministero della Cultura, della Regione Campania e di DanceCrossing. Al centro dell’iniziativa c’è la volontà di esplorare la creatività giovanile e la coreografia d’autore, attraverso una pluralità di linguaggi che connettono passato e futuro.
Il titolo della rassegna, 'Second Hand', trae ispirazione dall’omonima opera di Merce Cunningham del 1970: un mosaico coreografico composto da frammenti di creazioni precedenti. In linea con questa filosofia, il programma della rassegna combina coreografie brevi e 'suite' firmate da artisti emergenti, per creare un’esperienza unica e inaspettata. L’obiettivo? Esplorare la tensione tra tradizione e innovazione, dando nuova vita al “passato che è sempre presente”, per citare Martha Graham.
Fin dal suo debutto nel 1984, sotto il nome di 'Enterprise', la rassegna ha saputo negli anni conquistare il pubblico e favorire il dialogo tra autori di diversa provenienza. Dal 2005, 'Second Hand' ha ospitato oltre 700 artisti, configurandosi come una piattaforma di rilievo per la danza contemporanea italiana e internazionale.
La magia ha preso il via giovedì 12 dicembre, con 'Origenìa' di Antonello Apicella: un viaggio poetico ispirato alla femminilità e al legame ancestrale con la Terra. Nella stessa serata, Irma Cardano ha presentato 'No Question': un’interessante reinterpretazione delle 'Quattro stagioni' di Vivaldi, arricchita da gestualità contemporanee e sonorità moderne.
Nella se
conda serata, quella di venerdì 13 dicembre, Claudio Prati e Ariella Vidach portano sul palco 'Hope': un’opera che riflette sulla materialità del corpo e sull’influenza della realtà virtuale. Seguirà, 'I knew those people' di Sara Lupoli: una toccante indagine sulle dinamiche delle relazioni umane, ispirata al triangolo drammatico di Stephen Karpman.
Sabato 14 dicembre sarà la volta di 'Lost Solos', di Patrizia Cavola e Ivan Truol, una serie di assoli ispirati agli uccelli solitari del libro 'Soli e perduti' di Eshkol Nevo. Claudio Malangone esplorerà, invece, il mito di Orfeo con 'Pari intervallo': un potente sequel ispirato ai Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.
Domenica 15 dicembre, la rassegna si conclude con 'Sista' di Simona Bertozzi, che celebra la complicità tra due danzatrici, e con Keywords n. 5 di Gabriella Stazio: una performance che ogni volta si reinventa grazie a 'parole-chiave', capaci di evocare emozioni e movimenti inediti.
Oltre alla qualità artistica, 'Second Hand' rappresenta un’occasione unica di dialogo culturale. La sua missione è mettere in relazione autori locali, nazionali e internazionali, stimolando riflessioni sulla società contemporanea attraverso il linguaggio universale del corpo. Tra gli artisti in programma, molti hanno trovato nella rassegna un 'trampolino' di lancio. 'Second Hand' è infatti strettamente legata ai bandi: 'Coreografi in movimento' e 'Residanza – La Casa della nuova coreografia', che favoriscono il debutto di nuovi talenti.
In un periodo in cui Napoli si veste a festa per il Natale, l'evento 'Second Hand' invita il pubblico a immergersi in un viaggio poetico e visionario, dove la danza si fa memoria e sogno. Una celebrazione del corpo e della mente, che abbraccia passato e futuro, trasformando ogni movimento in un racconto senza tempo.
