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19 Aprile 2024

"Mo' ve lo buco 'sto pallone"!!!

di Andrea Giulia
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"Mo' ve lo buco 'sto pallone"!!!

Giornata ‘pazza’: crolla la Roma, cade ancora il Milan, clamoroso ‘flop’ interno della Lazio e incredibile stop casalingo del Napoli contro un nuovo Palermo. Vincono solo le due squadre più in forma: l’Inter, alla settima vittoria consecutiva e la ‘cannibale’ Juventus    

“Tutti siamo costretti, per rendere sopportabile la realtà, a tenere viva in noi qualche piccola follia”. Marcel Proust è stato un Tizio molto ‘figo’. Difatti, non perdeva occasione di ripetere a tutti, colleghi e amici suoi poeti del bar ‘Papinien’, sito in rue Papinien, questa sua celeberrima massima, fra le più grandi verità della nostra vita di ieri, di oggi e speriamo anche di domani, Trump permettendo. Folle è stato l’atteggiamento superficiale della Roma di Spalletti, che dopo aver trovato il primo goal con una ‘botta di culo’, subito pareggiato da 'Hugo-Corto maltese-Praat', ritrovava il vantaggio con un formidabile scatto felino di ‘mezza pippa-mezzo campione’ Dzeko. Ma poi, puntuale, endemica, fisiologica e storicamente acclarata, la follia, appunto: la Sampdoria ci prova ‘tanto per’. E tanto per cambiare la difesa giallorossa si appisola più di Pisolo. Ed ecco, l’oggetto misterioso Schick bruciare sul tempo l’uscita del pur bravo Scheczny, realizzando il 2 a 2. A quel punto, i tifosi della lupa hanno pensato: "Vabbé, ora si vince lo stesso o in qualche modo, dai"! E ‘dai e dai’ arriva, invece, il terzo goal ‘doriano’, su splendida punizione calciata da Muriel. Vero è che la punizione non c’era. Ma intervenire ai limiti dell’area di rigore significa cercare e trovare ‘rogna’. Sì, nel finale c’era un rigore netto non dato ai capitolini per fallo sul bosniaco 'un po’ forte e un po’ no' (sempre Dzeko, ovviamente), ma ‘gli dei del pallone’ non hanno dimenticato, esattamente un girone fa, il 'rigore rapinoso' col quale era stata la Roma a ‘beffare’ i liguri. Perciò, ‘frignare’ e gridare ai complotti del ‘palazzo’ a nulla serve: serve imparare a gestire la partita quando sei in vantaggio, perché se non lo fai succede che la Juventus vince in scioltezza col Sassuolo grazie al duo ‘Higuain-Khedira’ e va a +4, aspettando l’8 febbraio per 'impagliare' il Crotone meglio di Norman Bates con la propria madre nel leggendario ‘Psyco’ di Aldred Hitchcock, portandosi dunque a un 'disarmante' +7. Se non arriva l’immenso Brian de Palma a reclamarne i diritti d’autore, ‘Omicidio a luci bianconere’ sarà l’unico ‘titolo’ possibile della stagione, giornalisticamente parlando. Ma forse, non tutto è perduto per la Roma e per il Napoli, dirette inseguitrici per la lotta al titolo: proprio il tanto vituperato e schernito Crotone, infatti, ha finalmente capito che  retrocedere  non è reato. Anzi è addirittura lecito. Però, insomma, tornarsene in serie B senza neanche lottare, deprimerebbe come le risate 'finte' di ‘Striscia la notizia’. Battersi sino a che la matematica non ti condanna è doveroso: per i tifosi e per il proprio ‘amorproprio’. Ecco, dunque, la prima e sinora unica ‘goleada’ dei calabresi nella loro non proprio gloriosa ‘histoire’ ai danni di uno sbigottito e senz’altro ‘sotto Tavor’ Empoli, grazie al giorno da leone di tale Falcinelli (mai sentito, ndr), autore di una ‘pazzesca tripletta’ che non realizzava dai tempi di una memorabile partita a ‘calcio-balilla’, vinta ‘rullando’ senza vergogna gli ‘omini rossi’ contro gli ‘omini blu’ al ‘baretto’ del Lido degli scogli. Paura, eh? E  invece no, tranquilli: c’è la poesia a salvarci dal grigio squallore quotidiano. Ed è la poesia di un pallone scagliato verso la porta avversaria, che spesso in porta non ci arriva e ‘piomba’, invece, al quarto piano del palazzo dietro allo stadio, sfondando invariabilmente la vetrata di una povera vecchietta pensionata, quasi sempre alla ‘canna del gas'. L’imponderabile e sublime sfera di cuoio da noi tanto amata può andare dove pensiamo che vada, ma può anche prendere traiettorie così misteriose da rendere i principi della fisica una suggestiva serie di teorie, valide per tutto tranne che per il calcio. Eh, sì! E’ la magia di una palla che va dove vuole lei, dove spira il vento se c’è vento e se non c’è “è uguaglio”, direbbe Sani Gesualdi da Scasazza. E’ questo lo sguardo perso nel vuoto, alla maniera degli ‘zombie’ di George Romero, che hanno avuto i giocatori della Lazio allorquando il ‘clivense’ Inglese ha infilato loro una ‘pera’ dove immaginiamo tutti, a una manciata di secondi dalla fine. Ma la follia di una domenica come tante non ha risparmiato nemmeno il Napoli, di cui si è fatto cenno sopra da qualche parte (esattamente dove non ce lo ricordiamo più: cercalo un po’ tu...). Se prima di giocare col ‘grissino’ Palermo, tutto da sgranocchiare, si poteva prevedere un 6 a 0 per il ‘ciuccio’ o, al massimo, un sei a uno col gol siculo segnato al 97esimo grazie a un colpo di testa di un gabbiano passato lì per caso, la folle realtà dice, invece, che il Napoli non è riuscito a vincere: 1 a 1 e occasione ‘aggancio alla Roma’ miseramente fallita. Continua a salire, anche profittando di un calendario facilissimo, l’Inter di Pioli, che batte anche il Pescara (3-0) e ‘zitta zitta’ si prepara a ‘scassare gli zebedei’ un po’ a tutti, salvo 'sgonfiarsi' come il pallone in mano alla vecchietta di cui sopra, qualora la sfida di domenica prossima allo Juventus Stadium si concludesse con una ‘gragnuola’ di reti bianconere. Continua, altresì, a perdere terreno e partite (l’ultima in quel di Udine...) il ‘sopravvalutato Milan’, di cui dicevamo un gran male già la settimana scorsa per i suoi miseri 5 punti in 5 partite, che adesso son diventati sempre 5 punti, ma in 6 incontri. Quindi, ora ne dovremmo dire ‘malissimo’, ma è anche vero che l’autore del 'goal-vittoria', De Paul, un minuto prima della sua prodezza aveva commesso un intervento così falloso e scorretto sul 'povero De Sciglio' da meritarsi la radiazione, per almeno 12 anni, anche dal giardino di casa sua. Ma il Milan, in ogni caso, la partita l’ha persa giocando molto male. Così come, sinora, molto male ha amministrato la capitale la ‘sindachessa’ sul tetto che scotta: Virginia Raggi. Speriamo che uno dei 2 smetta di ‘copiare’ l’altra/o, così almeno il Milan si risolleverà un po’, oppure, più sperabilmente, la 'città dei 7 colli' potrà svegliarsi un ‘beldì’ con strade senza buche.
Concludiamo con Cagliari-Bologna, che fino a 23 minuti dalla fine era diventata ufficialmente, anche secondo l’Uefa e la Fifa, la partita da ‘abbiocco-cecagna’ della giornata. L’incontro, improvvisamente, veniva rianimato dal bolognese Destro, con un tiro di discreto livello. Tuttavia, l’insperato pareggio alla fine giungeva grazie all’immarcescibile Borriello, con un ‘supergoal’ di ottimo livello su punizione, ‘scoccata’ a partita ormai terminata. E persino la vecchietta-pensionata ha urlato: “Finalmente, qualcuno che nun me ‘sfonda’ la vetrata”!!!

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