Due giorni di mare, vento, strategia e adrenalina pura: è questo il bilancio dell'edizione di quest’anno di una regata tra le più affascinanti della vela d’altura italiana
La 100 (miglia) di Montecristo, tenutasi a fine maggio con partenza e arrivo tra i porti toscani di Salivoli e San Vincenzo (Li), è uno dei percorsi più affascinanti della vela d'altura italiana. Organizzata congiuntamente dallo Yacht Club Cala de' Medici e dallo Yacht Club Marina di Salivoli, la regata ha confermato ancora una volta il suo fascino unico: cento miglia nautiche in mare aperto, attorno all'isola di Montecristo, simbolo di mistero, natura selvaggia e navigazione impegnativa. Ben 32 imbarcazioni si sono presentate alla linea di partenza, suddivise in tre categorie: ORC (Offshore Racing Congress - 13 barche), Gran Crociera (9 barche) e IRC (International Rule Club - 10 barche). Una partecipazione numerosa e variegata, che ha visto confrontarsi armatori esperti, equipaggi affiatati e nuove leve della vela italia
na, in una sfida dove contano sia la preparazione tecnica, sia la capacità di adattarsi ai capricci del mare. Le condizioni meteo si sono rivelate tecnicamente impegnative: nella prima fase, il vento si è mantenuto debole, rendendo difficile la risalita verso Montecristo. La notte ha poi portato un rinforzo da nord-ovest, che ha rimescolato le carte e premiato le barche capaci di cogliere il momento giusto, per accelerare nella fase di ritorno verso la costa.Nella categoria IRC ha vnto l’imbarcazione 'lemaja', mentre nella nella categoria ORC, la vittoria è andata a 'Excalibur', che ha condotto una regata brillante, sotto il profilo tattico, gestendo al meglio le transizioni di vento e navigando con precisione lungo l'intero percorso. Nella Gran Crociera, a imporsi è stata 'Jeunesse': un Dufour 412, che ha saputo mantenere un ritmo costante e regolare, guadagnandosi il primo posto in tempo compensato.
"Una regata davvero bella, con un mix di difficoltà tecniche e paesaggi mozzafiato”, ha commentato il timoniere di Jeunesse, “navigare verso Montecristo è sempre un'emozione e riuscire a portare a casa il risultato ci riempie d'orgoglio". Oltre agli aspetti agonistici, la regata ha saputo valorizzare anche l'aspetto culturale e ambientale del territorio. Il passaggio accanto all'area protetta dell'isola di Montecristo ha rappresentato un momento simbolico, sottolineando il rispetto per l'ambiente marino che contraddistingue da sempre la vela d'altura. Alcune imbarcazioni hanno dovuto fronteggiare cali di vento in prossimità dell'Elb
a, mentre altre hanno sfruttato al meglio i bordi di 'bolina lunga' al rientro, guadagnando posizioni decisive proprio nelle ultime miglia. Lo spirito di squadra, l'affiatamento degli equipaggi e l'ottima organizzazione, a terra e in mare, hanno reso possibile lo svolgimento impeccabile di un evento, che ha raccolto i complimenti unanimi da parte dei partecipanti. La 100 di Montecristo non è solo una regata, ma una vera esperienza di mare, capace di coniugare tecnica, emozione e bellezza paesaggistica. Salivoli e San Vincenzo si sono confermati porti ideali per eventi di questo livello, offrendo strutture moderne e un'accoglienza calda e funzionale. L'appuntamento è già fissato per l'edizione 2026, con l'auspicio di vedere ancora più barche, pronte a sfidarsi lungo una delle rotte più iconiche del Mediterraneo, inseguendo il vento e il sogno di Montecristo.
