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8 Maggio 2024

Nainggolan 'esorcista' e Niang 'fighetto-sfigato'

di Andrea Giulia
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Nainggolan 'esorcista' e Niang 'fighetto-sfigato'

In attesa della grande sfida dello Juventus Stadium, ricapitoliamo la situazione di un campionato italiano di calcio che sta ormai entrando nel vivo della competizione (Inter a parte, ché ormai è deceduta...)

Ci siamo, dunque. Fra pochi giorni sapremo se anche questo campionato dovrà essere derubricato come ‘chiuso a doppia mandata’ dalle insaziabili e bulimiche ‘zebre’ juventine o se, invece, l’eventuale ‘impresa’ dei 'lupi giallorossi' allo Juventus Stadium darà vita a uno dei duelli più entusiasmanti e incerti degli ultimi 150 anni. La Juventus mantiene, da ormai 5 anni e più, una forza mentale che al confronto il rabdomante Uri Geller, anche detto ‘piega-cucchiai’, era un ‘poveraccio’. Anche il coriaceo Torino di Mihalovic, famoso per la sua ‘tigna endemica’ si è dovuto rassegnare alla brutale ferocia del redivivo 'Orso Gonzalo' Higuain, destatosi dal suo letargo giusto in tempo per far volare la ‘vecchia signora’ in alto che più in alto non si può. Ma solo se la Roma sarà ‘triturata’ allo Stadium l’opera ‘6 scudetti di fila’ potrà dirsi completata, giacché mai nella Storia dell’uomo la Juventus ha perso lo scudetto con 7 punti di vantaggio e lo scontro diretto vinto all’andata. Intascato il ‘derby della Mole’, non senza cospicue sofferenze e brividi caldi e freddi per via dell’iniziale vantaggio granata ad opera del sempre più promettente ‘bomber' Belotti, sua maestà la 'Madama' si è accomodata in poltrona e ha sorriso non poco per la rara ‘dabbenaggine’ del Milan di Montella, capace di sbagliare 2 o 3 invitanti 'palle-goal' e, soprattutto, nella persona di Niang, di fallire miseramente la più clamorosa delle opportunità per affossare nel morale la poco ispirata e un po’ catatonica compagine di Spalletti. Anche perché, un calcio di rigore non si dovrebbe mai sbagliare: non e’ morale! Se non è decisivo, nessuno fa tragedie; viceversa, sullo ‘zero a zero’ e in casa di una ‘rivale diretta’ non puoi sbagliarlo. Se lo fai ti meriti solo ‘pernacchie’ e la punizione ‘divina’, che nel secondo tempo il ‘sergente di ferro’ Nainggolan, con una staffilata delle sue, ha inflitto impietoso all’incolpevole Donnarumma. 1-0 e il demonio è ‘scacciato’, anche senza dover ricorrere all’esorcista Padre Karras dell’omonimo capolavoro di William Friedkin. Ma se il Milan ha comunque disputato una partita onorevole e l’appuntamento con la lotta scudetto è solo posticipato al ‘dopo-Closing’ (la tribolata vendita ai cinesi del pacchetto azionario avverrà comunque alla prossima stagione, ndr) il vero colpevole della sconfitta rossonera è il ‘sopravvalutatissimo’ e borioso ‘fighetto-sfigato’ Niang. Lui ha voluto a tutti i costi tirare il rigore e, sempre lui, l’ha tirato (male) facendoselo intercettare da Sczesny. Appena sette giorni fa era accaduta la stessa cosa contro il Crotone a San Siro e il reprobo si era affrettato a rassicurare il mondo, affermando: “Non capitera’ mai piu"! ‘Bum’! Una frase, una sentenza. 7 giorni dopo, la maledizione di ‘The Ring’ è tornata a colpire questo irritante e spocchioso franco-senegalese. Nel frattempo, il Napoli ha sfogato la sua rabbia repressa per le troppe occasioni sprecate a inizio stagione contro un riconoscibilissimo Cagliari, rifilandogli 5 pappine avvelenate da Mertens (tripletta), più Hamsik e Zielinski, insediandosi al quarto posto assieme a una Lazio ripresasi subito dallo ‘shock-derby’ vincendo di misura a Genova, sponda Samp. La Fiorentina, imponendosi di misura (2-1) sul sempre più irriconoscibile Sassuolo, in caduta libera e per niente bello, guadagna qualche posizione in ottica 'Europa League', mentre l’Atalanta del pur bravo Gasperini, cedendo in casa di fronte all’Udinese replica il copione di ormai troppe stagioni buttate nel ‘cesso’ appena raggiunta la ‘quota-salvezza’. E l’Inter? L’Internazionale di Milano è talmente staccata dal ‘gruppaccio’ delle prime che a momenti ti scordi che esiste o se sia mai esistita. La fortunosa vittoria casalinga contro un ‘Genoa sprecone’ (si sono contate, solo nel primo tempo, 935 clamorose ‘palle-goal’ fallite a tu per tu con Handanovic...) consente alla ‘sgangherata truppa’ di Pioli di sperare, per il prosieguo della stagione, in una ‘debacle collettiva’ di tutte e 8 le squadre che la precedono e la irridono crudelmente con ‘frizzi e lazzi’ da sagra delle pappardelle al cinghiale di Sacrofano. Nella lotta senza quartiere relativa ai ‘bassifondi’ della classifica spicca la vittoria del Crotone sul sempre più deludente Pescara, ancora a 'quota zero' nella casella delle vittorie (se si esclude la vittoria a tavolino contro il Sassuolo per un fax non inviato...) e lo zero a zero fra Bologna ed Empoli che è apparso, ai pochi spettatori presenti al Dall’Ara - 5 in tutto, compresi i raccattapalle - più noioso di un film di Tarkovski. E ci scuserà Tarkovski, ma non è colpa nostra se i suoi films, pur tecnicamente di rilievo, ‘scassano’. E manco poco!

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