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29 Aprile 2024

Un sogno da bambine

di Maria Chiara D'Apote
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Un sogno da bambine

Calcio femminile: ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?

Il calcio femminile in Italia è stato osteggiato fin dal suo emergere (e in parte, lo è ancora oggi). Possiamo solo immaginare quante difficoltà abbiano incontrato tante bambine, ragazze e donne che desideravano cimentarsi in questo sport. Sogni infranti da stereotipi e pregiudizi: discriminazioni che hanno precluso a molte di loro la strada verso la professionalità.

Eppur si muove
Dopo la riforma attuata dal Governo Conte 2, che ha portato le atlete della serie A a competere in condizioni lavorative più simili a quelle dei loro colleghi uomini, ovvero al professionismo, lo scopo adesso è quello di acquisire visibilità e far crescere le nuove leve accanto alle veterane, sia nella squadra nazionale, sia nei club. Ottima notizia, visti i Mondiali in Oceania in corso.
 
Testimonianze
In una sua recente intervista, Milena Bertolini, attuale allenatrice dell’Italia azzurra ai Mondiali 2023 in Australia e Nuova Zelanda, ha affermato: “Mi ricordo che le persone hanno cambiato proprio modo di vedere il calcio femminile. Hanno iniziato a seguirci tutti, dai bambini alle persone più anziane. Inoltre, molte squadre maschili hanno deciso di inaugurare la squadra femminile, di investirci e magari di provare a portarle ai massimi livelli. È ciò che meritiamo e che merita questo sport. E’ vero, c’è stato un grande cambiamento culturale, nel calcio femminile. Siamo riuscite a sfatare un po’ di pregiudizi. Però, non nego che ancora ce ne sono. Certe volte, mi capita ancora di leggere: “Andate a pulire a casa”; “Non è posto per voi”; “Ma cos’è il calcio femminile”? C’è ancora chi la pensa così, ma l'importante è che, adesso, siano in minoranza. Calcio maschile eMilena_Bertolini.jpg calcio femminile”, ha proseguito, “sono due sport che si devono vedere in due maniere diverse. Al momento, non possiamo avere la stessa potenza fisica degli uomini, non possiamo avere la stessa velocità, ma magari è così perché è da poco che ci alleniamo come loro. Ho già visto un cambiamento, in questi ultimi 5 anni, a dir poco incredibile, perché adesso ci alleniamo come dobbiamo. Il calcio maschile ha iniziato ad allenarsi bene molto tempo fa. Se lo guardiamo storicamente, il calcio di 50 anni fa non è come quello di oggi. Perciò, io credo che anche noi arriveremo ad altissimi livelli: c’è solo bisogno di tempo, supporto, passione, voglia e di crederci”.

Il capitano della As Roma femminile
Il capitano della Roma femminile (campione d'Italia in carica, ndr), Elisa Bartoli, ripercorre la crescita del movimento calcistico delle donne, in un’intervista della Fifa: “Quando ho iniziato era uno sport dove non si giocava per soldi: se ti facevi male andavi a tue spese a farti curare. Non esistevano dottori e fisioterapisti. Andavi al lavoro o a scuola, poi ti allenavi alle 8 di sera e tornavi a casa a mezzanotte. Molte ragazze si dovevano prendere un giorno di ferie dal lavoro per andare in trasferta. Partivamo la mattina alle 4, a volte facendo 12 ore di pullman; quando ho iniziato, il livello non poteva essere così alto com’è oggi: non c’erano né le strutture, né le competenze, né la possibilità di allenarsi con i ritmi di oggi. Però", ha concluso, "non dimenticherò mai quegli anni che mi hanno formata, mi hanno dato forza, non mi hanno fatto mai arrendere”.
 
Le azzurre convocate ai Mondiali 2023 in Oceania
Portieri: Rachele Baldi (Fiorentina), Francesca Durante (Inter), Laura Giuliani (Milan);
Difensori: Elisa Bartoli (Roma), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (Roma), Maria Luisa Filangeri (Sassuolo)*, Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (Roma), Beatrice Merlo (Inter)*, Benedetta Orsi (Sassuolo), Cecilia Salvai (Juventus);
Centrocampiste: Arianna Caruso (Juventus), Valentina Cernoia (Juventus), Giulia Dragoni (Barcellona), Manuela Giugliano (Roma), Giada Greggi (Roma), Emma Severini (Fiorentina);
Attaccanti: Chiara Beccari (Juventus, in prestito al Sassuolo), Barbara Bonansea (Juventus), Sofia Cantore (Juventus), Valentina Giacinti (Roma), Cristiana Girelli (Juventus), Benedetta Glionna (Roma), Annamaria Serturini (Roma).
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QUI SOPRA: LE AZZURRE CONVOCATE PER I MONDIALI DI CALCIO FEMMINILE 2023 IN OCEANIA

AL CENTRO: MILENA BERTOLINI, CT DELLA RAPPRESENTATIVA NAZIONALE

IN APERTURA: IL LORO UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE


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