Una nuova iniziativa a scopo benefico del centro antiviolenza ‘Marie Anne Erize’ che ha promosso 12 corti teatrali in due serate di altissimo livello artistico
Si è tenuta in questi giorni, presso il teatro Manhattan di Roma, la V edizione della rassegna ‘Ecce Dominae: corti teatrali al femminile’. Il tema del ‘contest’ è stata la comicità. Ecco spiegato il titolo dell’appuntamento di quest'anno: ‘Oggi le comiche’. L’iniziativa ha avuto lo scopo di raccogliere fondi per il centro antiviolenza ‘Marie Anne Erize’ di Tor Bella Monaca, presieduto dalla scrittrice Stefania Catallo e impegnato a difendere i diritti delle donne in un territorio di ‘frontiera’ della capitale d’Italia. Una ‘due giorni’ che si è segnalata anche per l’ottima qualità dei lavori presentati, i quali, in 15 minuti, hanno proposto ‘sketch’ o riadattamenti assai ben curati da parte di tutte le artiste coinvolte. La giuria era composta dal direttore di www.laici.it, Vittorio Lussana e dall’attrice e autrice Francesca Romana Cerri, i quali hanno avuto il non semplice compito di valutare le 12 mini-rappresentazioni, tutte di alto livello. La manifestazione, alla fine, ha visto le seguenti vincitrici:
1) miglior regia: Caroline Pagani, per il corto ‘Mobbing Dick’;
2) miglior testo ex aequo: Rosella Mucci per ‘Gina va’ e Giancarla e Maria Adele Giommarini con ‘Il ballo delle ributtanti’;
3) premio speciale della critica: Alessandra Frassoni, per ‘Madonna Oretta’;
4) miglior attrice: Rosella Mucci, per il monologo ‘Gina va’.
Sabato 28 maggio 2016, alle ore 18.00, presso il Centro antiviolenza ‘Marie Anne Erize’ di via Amico Aspertini 393 in Roma, si terrà la premiazione ufficiale delle vincitrici. L’evento sarà un momento d’incontro importante con i cittadini del quartiere di Tor Bella Monaca, a dimostrazione della vitalità e del lodevole impegno civico di un centro antiviolenza ormai in procinto di avviare il progetto sartoriale ‘I vestiti di Marie Anne’, il quale offrirà un’occasione di nuova occupazione ad alcune donne coinvolte, in passato, in gravi episodi di violenza domestica, sino all’organizzazione di un vero e proprio ‘defilé’ di alta moda.