Intervista al qualificatissimo ballerino di musical che ha avuto il coraggio di scommettere su una disciplina innovativa, mescolando tra loro danza classica, pilates e yoga
Sta avendo grande successo, nelle palestre italiane, l’allenamento fitness chiamato 'Barré'. Un nuovo modo di scolpire il corpo, mixando discipline diverse: danza classica, pilates e yoga. Nato nel 1950, questo metodo è tornato in voga grazie a star famose come Jennifer Aniston e Kirsten Dunst. La tecnica consiste nell’eseguire gli esercizi fondamentali della danza classica, usando la sbarra che si usa nella disciplina stessa, come il 'tendu', il 'grand batement', il 'passè', il 'plié', il 'relevé' a corpo libero o con l’uso di alcuni ‘tools’ come una piccola palla di gomma; oppure dei pesi leggeri, mantenendo però l’attenzione sulla corretta postura, sull’allungamento muscolare, sulla resistenza e sull’equilibrio. Questa combinazione di allenamenti tonifica il corpo e rafforza tutti i muscoli, in particolar modo quelli di gambe, addome e glutei. Inoltre, aiuta la concentrazione, la gestione del respiro e migliora il portamento. Ogni lezione dura 45 minuti, a ritmo di musica e senza scarpe, mobilitando tutte le ossa e i legamenti delle dita dei piedi. Può essere praticato da chiunque. Anche da chi non ha mai fatto danza. Ed è adatto a tutte le età. Il ballerino, attore e cantante, Matteo Germinario, insegnante di questa riscoperta disciplina, spiega in questa intervista che il gran numero di iscritte è dovuto al fatto che questo sport coniug
a il movimento (si arrivano a bruciare anche 400 calorie, ndr), con la ricerca di eleganza e femminilità. E’ anche un momento di libertà espressiva per tutte quelle persone che avrebbero voluto studiare danza classica, ma non hanno potuto per vari motivi: economici, culturali, pregiudizi, resistenze dei genitori o perché vivevano in località isolate, dove non esistevano palestre o sale da ballo.
Matteo Germinario, dopo quanto tempo è possibile vedere i primi risultati del barrè?
“La danza classica è qualcosa di innaturale, che richiediamo al nostro corpo perché la posizione da assumere ‘en dehors’, cioè in fuori, implica lo stare con le anche aperte, una posizione all’inizio scomoda. Perciò, il corpo ci mette un po' a capire cosa si sta facendo, ma se si comprende bene come impostare il lavoro, facendo tanta attenzione alla postura, all’allungamento e, quindi, all’aspetto tecnico con costanza e impegno, s’iniziano a vedere, mese dopo mese, piccoli progressi. Il barré non deve essere visto come una lezione pura di danza classica: è un allenamento fitness, il cui obiettivo è farci star bene, avere consapevolezza e conoscenza del nostro corpo, imparare a camminare con una postura corretta, tonificare i muscoli, bruciare calorie, liberare il corpo dalle tossine, liberare la mente dopo un’intensa giornata lavorativa”.
Come cambia il corpo praticando il barré?
“Le gambe cominciano a snellirsi, i glutei a rassodarsi poco a poco, l’addome diventa sempre più piatto, il collo è allungato e le mani si muovono con grazia”.
Da chi sono frequentate le sue lezioni?
“Da donne e uomini di ogni età, che ci tengono sia ad allenarsi, sia a divertirsi e ad aumentare la propria autostima. Nel barré, eleganza e fitness sono protagonisti”.
I prog
rammi televisivi come ‘Amici’ o ‘Ballando sotto le stelle’ hanno fatto salire il numero degli iscritti al programma fitness barré?
“Alcuni format televisivi hanno aiutato tanti giovani che non avevano le possibilità a realizzare il loro sogno: fare della danza il proprio mestiere. Hanno anche contribuito a diffondere la conoscenza di questa disciplina, che si articola in vari stili, a tirar fuori una passione che non tutti sapevano di avere. La danza è qualcosa che si ha dentro, una passione innata: l’introduzione del barré nelle palestre dà a tutti la possibilità di sentirsi un po' parte di questo mondo, anche se non si è ballerini. Da qui, l’aumento del numero di iscrizioni”.
Lei proviene dalla danza classica: cosa ha portato di quel mondo nelle sue lezioni svolte nelle palestre romane?
“Prima di tutto, l’amore per la danza e la disciplina, che sono le cose a cui tengo di più. Amo il mio lavoro e cerco di trasmettere questa passione in ogni modo. A chi si allena con me, ripeto sempre che la danza è sacrificio. Ma il sacrificio paga e questo vale per tutto nella vita: se si vogliono raggiungere dei risultati, bisogna impegnarsi e non sottrarsi ai sacrifici richiesti. Ricordo il motto del mio insegnante di danza: “Se resisti e persisti raggiungi e conquisti”. Altra cosa a cui tengo moltissimo è la puntualità: bisogna arrivare puntuali alle lezioni. Lo dico soprattutto alle giovanissime: essere puntuali vuol dire avere rispetto per l’altro. E il rispetto è la base dell’armonia con il mondo in cui viviamo”.
