1 Maggio 2025
|
|
>>>
I contenuti del sito
|
Un lavoro ironico e intelligente di Patrizia Schiavo, che utilizza il teatro come ‘spunto’ di rinnovamento psicologico e persino antropologico del pubblico, chiamato a interagire con gli attori in scena: una forma di democrazia ‘inclusiva’ che in Italia rischia di rimanere perennemente ‘impigliata’ tra doppiezze ed estemporaneità A più di 40 anni dalla morte del grande Luciano Bianciardi, la magnifica ‘penna’ della ‘lucida rabbia’, al teatro ‘T’ di Roma è stato messo in scena uno dei capolavori del ‘grande ribelle’ del giornalismo italiano, colui che anticipò la contestazione della fine degli anni ’60 indicandoci per primo le doppiezze e le contraddizioni di un ‘boom’ economico troppo accelerato, che ha prodotto soprattutto alienazione, solitudine, doppiezze e falsità ‘Addio, porca!’, scritto e diretto da Mario Biondino, è un lavoro stratificato che, pur nella complessità delle agnizioni psicologiche, esterna pulsioni ironiche ed erotiche che diventano passaggi fondamentali per descrivere il masochismo culturale di una società finta e infelice ‘Il teatro come non lo avete mai visto’. Questo il nome della prima rassegna italiana di ‘teatro interattivo’ che lo scorso 15 dicembre e nei prossimi 12 gennaio, 23 febbraio, 13 aprile e 25 maggio 2017, |