2 Giugno 2023
|
|
>>>
I contenuti del sito
|
L’uccisione di due giornalisti stranieri in Siria lo scorso febbraio, durante le repressioni perpetrate da Bashar Al Assad nei confronti dei ribelli, è la tragica evoluzione di un clima di violenza ormai in atto da un anno. Le ragioni per cui il presidente siriano non intende cedere il passo hanno delle implicazioni religiose, mentre i tentennamenti dell’Onu circa le misure sanzionatorie da applicare sono il frutto dei veti incrociati di Russia e Cina in seno al Consiglio di sicurezza. Le differenze tra i due sistemi elettorali, quello italiano e quello americano, fanno riflettere sull’opportunità di prendere qualche lezione di democrazia dall’altra sponda dell’oceano. Le elezioni primarie dei due maggiori Partiti americani offrono infatti vari spunti di analisi. L’hanno definita ‘primavera araba’ o, per darle un tono più colorito, la ‘rivoluzione dei gelsomini’. Altre simili espressioni descrivono i moti di proteste nel mondo islamico iniziati nei primi giorni del 2011 dalla Tunisia e poi diffusisi negli altri Stati. Possiamo credere a un programma nucleare iraniano solo per usi civili? Leggendo i rapporti dell’Iaea e osservando le ‘manovre’ strategiche delle forze militari Usa e UK, come osserva Giorgio Prinzi, segretario nazionale del Comitato italiano per il rilancio del nucleare, sembrerebbe proprio di no |